“Cultura dell’impossibile”, la scommessa di Vinci 2024

Presentata questa mattina la candidatura a Capitale della cultura, vista non soltanto come possibilità turistica ma elemento di crescita economica per un intero territorio

Un momento della presentazione di questa mattina nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi

Reinterpretare il Genio di Leonardo Da Vinci in una visione contemporanea, rilanciando nello stesso tempo il territorio basato su arte e ricerca, innovazione e nuove competenze, paesaggio, internazionalizzazione. E’ la “Cultura dell’impossibile”, la scommessa con la quale la Città di Vinci si candida a Capitale della Cultura 2024 immaginando e costruendo il futuro del proprio territorio. La candidatura, inviata al Ministero per i beni Culturali, è stata presentata questa mattina a Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana. L’idea sulla quale poggia la candidatura, elaborata con la società Itinerari paralleli, è reinterpretare il Genio in una visione contemporanea. Il progetto conta sul sostegno di soggetti pubblici, privati e no profit, vuole stimolare l’osservazione, la meraviglia e l’immaginazione attraverso un palinsesto di iniziative che avranno il loro centro nelle Officine dell’Impossibile, una rete di luoghi diffusi e spazi interattivi nell’Empolese Valdelsa e nei Comuni del Montalbano.

E’ giunto il momento di immaginare Vinci come destinazione turistica accogliente, intelligente, sostenibile, ricca di stimoli e di piacevolezza e come luogo in cui le conoscenze si attivano per immaginare nuove applicazioni – spiega il sindaco Giuseppe Torchia. La candidatura nasce dalla necessità di superare quell’approccio meramente celebrativo, per trasformare le politiche culturali in elemento strutturale di crescita economica. L’eredità di Leonardo ci porterà a valorizzare i talenti di questo territorio e l’attitudine imprenditoriale, in un’ottica di crescita sostenibile e di rispetto per le risorse ambientali globali”. Dunque dopo il dodecaedro stellato simbolo di Vinci 2024, ecco il dossier illustrativo con il quale la cittadina si appresta a recitare un ruolo importante fra le altre realtà che hanno deciso di concorrere al riconoscimento, formidabile volano di promozione non soltanto turistica. Non a caso il vicesindaco e assessore alla Cultura Sara Iallorenzi e la consigliera metropolitana alla cultura Letizia Perini hanno insistito proprio su questo punto.

Il dodecaedro simbolo di Vinci 2024

“Vinci è la nostra perla più prestigiosa grazie alla sua immagine conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali al più grande Genio – commenta Alessio Falorni, presidente dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa -, ma siamo contenti che questa opportunità della sua candidatura a Capitale della Cultura 2024 sia stata estesa a tutto il territorio. Siamo convinti di poter accorpare una serie di iniziative di grande pregio per far vedere la poliedricità del nostro territorio e il grande patrimonio culturale che custodiamo. Non solo i nomi e le opere dei personaggi più famosi, dal Pontormo al Boccaccio, che si affiancano a Leonardo, rilevante è anche la consolidata tradizione del saper fare che si è tramandata nei secoli: abbiamo l’opportunità di valorizzare le industrie manifatturiere, modelli di innovazione che possono rappresentare la traduzione della creatività leonardiana in un orizzonte contemporaneo”.

Se Vinci sarà eletta capitale culturale, il via alle iniziative è previsto per il 13 gennaio 2024 con un grande evento inaugurale. Nei mesi successivi ci saranno performance multimediali, festival musicali e di poesia, spettacoli in vigne e uliveti, concerti nelle aziende, grandi figure leonardiane “disegnate” sulle colline e visibili dall’alto, cinema itineranti, mostre di fotografia sensoriali. Il palinsesto del 2024 sarà preceduto da un “cartellone di avvicinamento” per il 2022-23. “Il progetto – aggiungono Paola Dubini, Sergio Galasso, Ilaria Morganti, coordinatori scientifici del dossier -. vuole inserire la vocazione, che questo territorio ha ereditato da Leonardo, di costruire il futuro partendo della realtà esistente per creare realtà che ancora non esistono. Abbiamo costruito la candidatura attivando tavoli partecipativi con il territorio, che hanno coinvolto associazioni, istituzioni, imprese, e immaginando poi una serie di attività che, a partire da gennaio 2022, andranno a riempire di significato le direzioni indicate nella fase di ascolto. Le Officine dell’impossibile  saranno luoghi fisici di progettazione, di attivazione di progetti imprenditoriali, di formazione, di aggregazione di curiosità e di talenti. La varietà delle competenze presenti è il punto di partenza per costruire l’impossibile”. Vinci ha depositato formalmente lo scorso 19 ottobre il dossier al Ministero dei Beni culturali, Entro il 18 gennaio 2022 sarà resa nota la lista dei 10 “finalisti” per l’assegnazione, se Vinci rientrasse verrà a quel punto costituito il comitato promotore della candidatura. Entro il 15 marzo sarà proclamata la Capitale della Cultura 2024. A sostegno della candidatura il Comune ha realizzato un sito web dedicato e in continuo aggiornamento: 

vinci2024.it

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.