Cyberbullismo e adescamento in rete, alle Cascine la tappa finale di ‘Una vita da social’

L’iniziativa, a cura di Polizia Postale e Stradale, ha coinvolto oltre due milioni e mezzo di studenti a livello nazionale di I e II grado. Obiettivo sensibilizzare i ragazzi sui rischi connessi all’utilizzo del web

Itruck del progetto “Una vita da Social” ha chiuso stamattina a Firenze la X edizione del progetto rivolto ai giovani che ormai dallo scorso anno scolastico, affronta il tema educativo “in Strada come in Rete”, attraverso il contributo della Polizia postale e di operatori della Polizia stradale. Obiettivo costruire, attraverso una capillare e costante attività di sensibilizzazione dei ragazzi, la necessaria consapevolezza sui gravi pericoli legati sia all’uso delle tecnologie digitali sia alla circolazione stradale. L’iniziativa, quest’anno, ha visto anche la partecipazione dei referenti territoriali dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori del Ministero dell’Interno che opera nell’ambito del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e ha coinvolto oltre due milioni e mezzo di studenti su tutto il territorio nazionale.

Gli operatori della Polizia postale hanno incontrato al Parco delle Cascine gli allievi delle scuole secondarie di I e di II grado ed i loro docenti, con i quali hanno parlato di cyberbullismo, di adescamento online, di estorsione sessuale, nonché delle diverse fonti di rischio connesse all’uso delle piattaforme social e, più in generale, di Internet, anche con riferimento agli acquisti e alle transazioni in rete, che sempre più spesso coinvolgono i giovani. In parallelo, in un apposito stand attrezzato con dispositivi attraverso i quali è possibile simulare lo stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol e stupefacenti, la Polizia stradale ha sensibilizzato i ragazzi sull’estrema importanza di osservare le regole prudenziali e le disposizioni del Codice della strada, al fine di scongiurare il verificarsi di incidenti, che troppo spesso producono conseguenze tragiche. Ospite d’onore l’attore Jonathan Canini, artista particolarmente sensibile al fenomeno del bullismo, che ha incontrato i ragazzi, affrontando con loro il tema dell’uso distorto della rete anche con gli strumenti dell’ironia e del paradosso.

Educare e sensibilizzare i giovani ad un uso responsabile della rete è il principale obiettivo della Campagna “Una Vita Social” – ha detto il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma. La consapevolezza e la conoscenza dei rischi legati al mondo del web, infatti, è il più forte mezzo di prevenzione e contrasto contro i “cyber-crimini. Il costante rapporto di vicinanza tra la Polizia di Stato e le nuove generazioni, infatti, mira proprio all’informazione dei giovani, affiancata da un’adeguata formazione di coloro che, più di tutti, sfruttano le innumerevoli potenzialità del mondo virtuale. È nostro dovere, dunque, fornire ai ragazzi tutti gli strumenti necessari per navigare in Internet in maniera sicura e responsabile”.

Il Questore Maurizio Auriemma

Gli incontri hanno spesso costituito l’occasione per far emergere concrete situazioni di disagio personale, esperienze di emarginazione, discriminazione e cyberbullismo, oltre ad un gran numero di dubbi e difficoltà connessi all’uso della rete, favorendo interventi di supporto che si sono rivelati di grande aiuto per gli studenti, in ambito familiare e scolastico. “La Polizia postale – dice Lorena La Spina, Dirigente del Centro operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia postale per la Toscana – è quotidianamente impegnata su tutto il territorio nazionale in un’incessante opera di sensibilizzazione e di formazione dei più giovani, a partire già dalle scuole primarie, organizzando incontri con gli studenti, le loro famiglie ed i docenti, allo scopo di contribuire alla costruzione di una cultura condivisa della sicurezza in rete. Assistiamo ad un notevole incremento dei reati informatici, perpetrati da soggetti capaci di sfruttare a proprio vantaggio le vulnerabilità altrui ed è per questo che bisogna investire ogni possibile risorsa nel rafforzamento della consapevolezza dei rischi che la rete può purtroppo celare, insegnando ai ragazzi cosa fare per difendersi meglio possibile.”

Importante è anche il comportamento su strada, sia alla guida sia quando ci si muove a piedi. “Una risposta efficace – conclude Teresa Nobile, Dirigente del Compartimento Polizia stradale – potrebbe risultare la conoscenza dei rischi del web così come delle regole della strada. Proprio con questa finalità , gli operatori della Specialità affiancheranno quelli della Postale nella campagna itinerante del truck per spiegare le norme di comportamento stradale e i fattori di rischio legati alla guida.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.