Da Cruise a Sorrentino passando per incontri, musica e teatro. E’ l’estate Stensen in Manifattura

Sessanta film in programmazione, 20 ospiti e 200 posti a sedere tra cui sedie a sdraio e lettini griffati “Ultima spiaggia” per vedere le pellicole in modo diverso ed esorcizzare così la “crisi della proiezione pubblica”

Settanta giorni di cinema, incontri, musica, teatro. Sessanta film (di cui un terzo in lingua originale con sottotitoli), 20 ospiti, 200 posti a sedere tra cui alcune sdraio e lettini da mare. Torna “Non solo cinema in Manifattura”, l’estate della Fondazione Stensen nella Piazza dell’Orologio di Manifattura Tabacchi dal 28 giugno all’8 settembre. Senza mascherina obbligatoria, con una platea costruita comunque con ampi spazi, dove è possibile accomodarsi anche distanziati, e un programma continuativo, ogni sera, con ristoranti, bar, gelateria nella piazza adiacente. Per il terzo anno consecutivo la programmazione nella piazza dell’Orologio è a cura della Fondazione Stensen, che aveva iniziato nel 2015 con un’arena gratuita nel giardino del Puccini, poi trasferita con l’inizio dei cantieri nel 2018 nella piazza della ciminiera. Il programma, quest’anno più che mai, vuole essere un laboratorio di cinema e cultura, intercettare pubblici differenti, mettere anche alla prova l’attività del cinema, in grandissimo affanno dopo due anni di pandemia.

La varietà e l’ecletticità del programma che anche quest’anno lo Stensen riesce a proporre dentro gli spazi della Manifattura – spiega Michele Crocchiola, direttore della Fondazione, risponde alla necessità di ricreare spazi di cultura e socialità condivisa. Luoghi che permettano alle persone di interrogarsi sul presente e arricchirsi con proposte che non si trovano nella grande offerta casalinga. Il pubblico del cinema è già cambiato e vede un maggiore coinvolgimento dei più giovani: il nostro compito ora è recuperare l’attenzione di chi è rimasto intimorito dalle condizioni di fruizione del periodo Covid e continuare a lavorare sull’accoglienza degli spazi e su un’offerta il più possibile varia e di qualità. Pensiamo che nonostante le difficoltà, grazie alla collaborazione di tanti partner, in primis la Manifattura Tabacchi, ci siamo riusciti.” 

Si apre martedì 28 giugno con “Finale a sorpresa” di G. Duprat & Mariano Cohn con la coppia Antonio Banderas/Penelope Cruz (commedia irriverente tutta dedicata al mondo del cinema – proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano) e si prosegue nelle settimane successive con alcuni importanti eventi: il documentario sull’Accademia della Crusca, La fabbrica dell’italiano”di Giovanni Ortoleva, l’omaggio al regista Gaspar Noè, enfant terrible del cinema francese, con “Vortex”, in anteprima dato che è ancora in attesa di una distribuzione italiana. Il film è la storia di unacoppia di anziani (lui è Dario Argento, in un inedito ruolo di attore) e del loro rapporto con il figlio adulto. Non mancano “Top gun – Maverick” di Joseph Kosinski; “Ennio” di Giuseppe Tornatore; “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino e altri successi, accanto alle rassegne più cinefile come “Scelti per voi” a cura di Carlo Pellegrini con “Illusioni perdute” di Xavier Giannoli, “Only the animals” di Dominik Moll (prima fiorentina) e “Ultima notte a Soho” di Edgar Wright.

Nel ricco programma (https://stensen.org/attivita/non-solo-cinema-in-manifattura-2022/) spicca, accanto ai successi della stagione e a molti film più indipendenti, la rassegna dedicata al cinema muto sonorizzato dal vivo. In programma “Inferno”(1911)di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovansonorizzato da Letizia Renzini in una versione remix insieme ad un corto dello stesso anno sempre dedicato alla rappresentazione dantesca e “Nosferatu” (1921) di Friedrich Wilhelm Murnau sonorizzato da Davide Barbafiera e Tommaso Tanzini, entrambe co-produzioni del Cinema Arsenale di Pisa.

All’interno della rassegna “Cineforum in Manifattura” gli ospiti accompagnano alcuni film tra cui “Revolution of our times” di Kiwi Chow, intenso affresco delle proteste pro democrazia a Hong Kong (interverrà la giornalista de Il Foglio, esperta di Asia, Giulia Pompili), “Diabolik” di Antonio e Marco Manetti (presenti in arena), “14 giorni” di Ivan Cotroneo (presente in arena assieme all’attrice protagonista Carlotta Natoli), “L’angelo dei muri” di Lorenzo Bianchini (prima fiorentina con regista), “One day One day” di Olmo Parenti, prodotto dalla piattaforma d’informazione Will, sulle condizioni degli immigrati nei ghetti dell’Italia meridionale e “Ai confini del male” con il ritorno a Firenze, a distanza di due anni, del regista Vincenzo Alfieri.

Come già negli anni passati la piazza della Manifattura si apre ad altri linguaggi. In programma Laboratorio Puccini, sezione dedicata al teatro promossa dal Teatro Puccini, con cui riprende una virtuosa collaborazione. Previsti tre appuntamenti: “TLON – Lezioni di meraviglia” di e con Andrea Colamedici e Maura Gancitano, dedicato a Franco Battiato; sarà poi la volta di “Matteo Caccia racconta lo storytelling” di e con il giornalista di Radio 24 Matteo Caccia; infine “Alexo” di e con Claudio Morici. La rassegna Letteratura 1922-2022 (progetto dell’Estate Fiorentina a cura di Associazione Music Pool in collaborazione con Fondazione Stensen): musica, teatro, performance, scrittura in 6 appuntamenti in Manifattura, tutti a ingresso gratuito, per uno straordinario omaggio ai grandi della letteratura del Novecento italiano: Luigi Meneghello, Beppe Fenoglio, Pier Paolo Pasolini, Raffaele La Capria, Giorgio Manganelli e Luciano Bianciardi. E ancora l’evento a cura di Lattexplus con il film sull’elettronica al femminile “Sisters with transistors” di Lisa Rovner seguito nella stessa sera dal dj set di Alina Kalaneca.

Novità dello spazio sono infine una gelateria Sammontana, ricavata all’interno di un vecchio chiosco proveniente da un bagno della costa tirrenica, e 20 lettini e sdraio griffati “Ultima spiaggia” a disposizione del pubblico che li vorrà usare per un’esperienza di visione differente. Un gioco di parole e di fruizione dei film che esorcizza la crisi della modalità di proiezione pubblica dei film.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.