Doccia fredda sul restauro del Franchi: la UE chiede chiarimenti sui finanziamenti

Sotto la lente della Commissione c’è anche il “Bosco dello Sport” a Venezia. Nardella: “Impegno condiviso con il Governo per motivare la correttezza dell’intervento e l’ammissibilità del finanziamento

Doccia fredda sul restyling dello stadio Artemio Franchi. Più di un quarto dei fondi destinati alla riqualificazione del “vecchio” Comunale è sotto la lente di ingrandimento della Ue e della task force Pnrr della Commissione che ha chiesto alcuni chiarimenti proprio sul progetto che riguarda l’impianto fiorentino. Insieme al Franchi, attenzionato c’è anche il progetto del “Bosco dello Sport” a Venezia. Il finanziamento per il rifacimento dello stadio è diviso in due tranche: una prima di 97 milioni, certa, proveniente dal Ministero della Cultura; una seconda 55 milioni dal ministero dell’Interno. Quest’ultima è quella per cui l’Europa ha chiesto una verifica.

“A seguito degli incontri del Ministro per gli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e con la task force PNRR della Commissione Ue, – si legge in una nota di Palazzo Chigi –  è stato concordato di prolungare di un mese la fase di valutazione per consentire ai servizi della Commissione di completare le attività tecniche di campionamento e verifica di tre misure che erano state approvate dal precedente Governo”. Tra le misure messe in attesa oltre alle concessioni portuali e alle reti di teleriscaldamento, ci sono appunto i Piani Urbani Integrati per Venezia e Firenze. Il Governo fornirà ulteriori elementi a sostegno dell’ammissibilità di tutti questi interventi, in particolare quelli previsti nei Piani Urbani Integrati di Venezia e Firenze. Il Governo continuerà a lavorare in modo costruttivo con la Commissione Europea per garantire il positivo completamento delle attività di valutazione”. Fuori dall’italiano complicato e a volte difficilmente comprensibile della nota diramata, una spiegazione potrebbe risalire nelle finalità delle due opere messe sotto osservazione: finalità sportiva che potrebbe non rientrare nelle caratteristiche dell’opera finanziata

Da Palazzo Vecchio per il momento si fa sfoggio di tranquillità anche se il sindaco Dario Nardella si è già sentito con il collega veneziano Brugnaro e anche con il presidente di Anci (l’associazione dei Comuni) Decaro. “C’è un impegno condiviso con il governo – dice il primo cittadino fiorentino-, con il Comune di Venezia e con Anci, determinato a fornire tutti i chiarimenti e le indicazioni tecniche, economiche e giuridiche per motivare la correttezza della procedura e l’ammissibilità del finanziamento. Siamo fiduciosi e certi della validità dell’intervento, come del resto è stato riscontrato in occasione delle verifiche precedenti, che hanno portato non solo ad assegnare il finanziamento ma anche a sottoscrivere un atto formale con il Ministero degli Interni per la quota parte di 55 milioni di euro.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.