Euro 5 più vecchi fermi dal 1° Giugno: ecco dove non si potrà circolare

Scatta il divieto malgrado il miglioramento dei livelli di concentrazione del biossido di azoto. Giorgio: “Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i cittadini”

Stop agli Euro 5 più vecchi dal 1° di giugno. Malgrado il miglioramento dei livelli di concentrazione del biossido di azoto, dai 53 microgrammi per metro cubo della media degli ultimi 4 anni ai 45 di questo anno, il risultato rimane sopra la soglia dell’obiettivo prestabilito da Comune e Regione e dunque alla luce di questi dati, dal primo giugno scatteranno i limiti per i diesel Euro 5 più vecchi, quelli immatricolati dal 2009 al 2011. Il divieto  interesserà i viali di circonvallazione dalla Fortezza a Viale Giovane Italia (incrocio con Ghibellina) e, nella direzione opposta, da Viale Amendola (incrocio con Via Fra Giovanni Angelico) fino a Piazza della Libertà, aree già oggetto dei divieti diesel euro 4 attualmente in vigore.

Il provvedimento è finalizzato a evitare il blocco improvviso di tutte le auto Diesel euro 5 a seguito della sentenza della Corte Europea che obbliga il nostro Paese a rientrare nei parametri e prevede infatti un blocco a scaglioni e la riperimetrazione dell’area. Gli assessori all’ambiente Andrea Giorgio e alla mobilità Stefano Giorgetti hanno già incontrato le categorie per discutere sia degli incentivi che delle deroghe, ascoltando le richieste e lavorando con la regione e il ministero. Il confronto continuerà anche nei prossimi giorni. “I dati ci indicano che l’obiettivo della riduzione sotto la soglia delle concentrazioni di NO2 è a portata, anche grazie alle azioni intraprese in questi mesi (controlli, sostituzione flotta bus circolanti nell’area, campagne di comunicazione) – dice Giorgio – . Ora abbiamo bisogno della collaborazione di tutte e tutti i cittadini, cercheremo di minimizzare gli impatti dei blocchi sulla vita soprattutto di chi lavora, metteremo a punto nuovi bandi con nuove risorse per il cambio dei veicoli, con le agevolazioni per l’uso delle bici e dei mezzi pubblici, ma è una sfida – quella di migliorare la qualità dell’aria – che ha bisogno dell’impegno di tutti: è in ballo la nostra salute, a partire da quella dei più piccoli”.

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