“Falso in bilancio” e “illecito amministrativo”, i vertici di Gest a processo per i conti della tramvia

Secondo l’accusa avrebbero “alterato i bilanci dal 2017 al 2021, occultando l’effettiva redditività di esercizio e facendo apparire risultati economici di esercizio ben inferiori a quelli reali”

Rinvio a giudizio per Jean Luc Laugaa François Mazza, rispettivamente amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di Gest,  e per l’azienda che gestisce la rete tramviaria a Firenze. Lo ha stabilito il Giudice delle udienze preliminari Agnese Di Girolamo. Le accuse per i primi due sono di falso in bilancio, mentre per la Gest illecito amministrativo. La prima udienza si terrà il prossimo 10 dicembre al tribunale di Firenze. Secondo l’accusa, Gest avrebbe alterato i bilanci relativi agli anni dal 2017 al 2021, occultando l’effettiva redditività di esercizio e facendo apparire risultati economici di esercizio ben inferiori rispetto a quelli reali al fine di operare da posizione di forza nell’ambito delle contrattazioni relative ai profili economici del contratto di concessione con il Comune di Firenze, anche per il tramite di Tram spa (Gest, le opposizioni chiedono una commissione d’indagine: “Nardella riferisca in Consiglio” – La Martinella di Firenze).

Per il procuratore aggiunto Luca Turco e la pm Ornella Galeotti, titolari delle indagini, la Gest avrebbe esposto nei bilanci alla voce “accantonamenti” effettuati per grandi revisioni dei convogli e per infrastrutture, valori fondati su costi enormemente sovrastimati. Il fondo accantonamenti, tra il 2015 e il 2020, è stato calcolato per 10 milioni di euro: la società, sempre secondo le accuse avrebbe occultato 7 milioni di euro. L’obiettivo della Gest, secondo la Procura, sarebbe stato di non mostrare al Comune la redditività vera della società, rappresentandone invece una modesta e comunque limitata. Il tutto, secondo la Procura, per motivi economici.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.