Fink: “Indignato e offeso dalle parole di Asciuti”

Nella foto di repertorio la deposizione delle pietre d'inciampo all'ex ospizio israelitico in viale Amendola

Il presidente della Comunità ebraica fiorentina commenta l’assurdo paragone del consigliere leghista tra Olocausto e Green Pass. E fiaccano ancora le reazioni: Bocci (Gruppo Misto): “Pura follia”. Cellai (FdI): “Paragoni inopportuni”

“Sono indignato da questo paragone, prima da italiano e poi da ebreo. Si offende la storia del nostro Paese. E’ grave che certi concetti vengano espressi da un rappresentanti delle istituzioni che ben dovrebbe conoscere la storia. Bene che la Lega si sia dissociata”. Il presidente della comunità ebraica fiorentina Enrico Fink pesa le parole una a una ma non può fare a meno di non provare sconcerto e amarezza. Intanto continuano ad arrivare le reazioni del mondo politico fiorentino dopo la sconcertante uscita del consigliere leghista Andrea Asciuti che in Consiglio Comunale annunciando la sua intenzione di non volersi vaccinare non ha trovato di meglio che paragonare all’Olocausto la legislazione sul Green Pass beccandosi la sconfessione del Carroccio fiorentino e del capogruppo a Palazzo Vecchio Federico Bussolin.

Il consigliere Andrea Asciuti

“Questo dibattito scatenatosi sui vaccini – commenta Ubaldo Bocci (Gruppo Misto) è inopportuno e soprattutto a tratti fuorviante e pericoloso visti determinati argomenti e immagini emerse in questi giorni. La scienza non si contesta. La priorità adesso è una soltanto: vaccinare il maggior numero di Italiani per fermare il contagio da variante Delta. Ogni altra discussione adesso è un danno per tutta la comunità. Sentire in questi giorni presunti No Vax che paragonano la Shoah ai vaccini è pura follia. Ha fatto benissimo in questo senso la Senatrice Liliana Segre a rispondere duramente a certi contestatori di piazza. A chi oggi critica il Green pass dico che sbaglia perché esso è uno strumento per proteggerci e ridarci piano piano la vita normale. Senza questo “lasciapassare”, senza questa garanzia, i contagi crescono ed anche le ospedalizzazioni cosa che non possiamo permetterci. A chi oggi protesta con forza dico preferite il Green Pass (o un tampone) o un nuovo pesante lockdown? Io non ho dubbio alcuno”. 

Ubaldo Bocci (Gruppo Misto)

Aggiunge Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia): “Personalmente mi sono vaccinato cercando di anticipare i tempi il prima possibile poiché, credo che più ci vacciniamo e nel più breve tempo possibile prima fronteggeremo meglio il Covid con tutti i rischi ancora in agguato. Fratelli d’Italia ha posto delle riserve non in ordine alla vaccinazione in sé ma alla vaccinazione della fascia adolescenziale, viste anche le differenti scelte fatte da varie nazioni europee e non. Di certo è necessario valutare con attenzione l’adeguato utilizzo del Green Pass che, come ricorda Giorgia Meloni, nasceva per favorire il turismo e gestire l’ingresso di persone che non vivendo in Italia rispondono a leggi e regole diverse dalle nostre. Detto questo è inopportuno costruire paragoni con pagine buie e terribili della nostra storia come l’olocausto che non hanno niente a che spartire con quanto accade oggi”. Tenta una piccola difesa di Asciuti il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli: “Le sue opinioni possono essere condivise o meno ma non trovo corretto che il consigliere venga attaccato in modo offensivo”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.