Giotto e Pontormo si raccontano con Radio Accademia

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Da domani nove fra le più importanti opere conservate nella Galleria che ospita il David prenderanno letteralmente la parola in un progetto che ha visto come protagonisti gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti

L’Annunciazione del Bronzino e di Alessandro Allori

La prima a far sentire la sua voce sarà l’Annunciazione del Bronzino e di Alessandro Allori. Poi toccherà al Pontormo e a Paolo Uccello, fino ad arrivare a Michelangelo con i Prigioni. Già perché saranno proprio le opere d’arte a raccontarsi in un podcast con una narrazione avvincente e divertente accompagnando il pubblico in una visita speciale alla scoperta di particolari inediti e curiosità dei capolavori di alcuni fra i più celebri maestri italiani. E’ Radio Accademia, il progetto frutto della collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la Galleria dell’Accademia di Firenze, realizzato da un gruppo di allievi del corso di Didattica per il Museo, con il coordinamento della professoressa Federica Chezzi. Nove in tutto le prime puntate che prenderanno il via domani 16 dicembre e potranno essere ascoltate tre alla volta per tre settimane consecutive sul sito della Galleria:

https://galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it/eventi/1/191/“Radio Accademia – spiega Cecilie Hollberg, direttrice delle Galleria dell’Accademia -nasce insieme a Claudio Rocca, che guida l’Accademia di Belle Arti. Un progetto che coinvolge due istituzioni storicamente molto vicine, e un progetto che vede in prima linea i giovani, gli studenti che hanno scelto di raccontare in forma di narrazione alcuni dipinti conservati nel museo. Sono rimasta molto colpita dall’impegno e dal risultato: nove piccole storie che avrete modo di ascoltare e ci danno uno sguardo diverso, fresco e originale su queste opere”.

Nato proprio nei mesi del lockdown come conclusione di un percorso didattico dedicato alla comunicazione artistica, il progetto ha avuto il duplice  obiettivo di stimolare le potenzialità creative degli studenti, messi a dura prova dall’isolamento e da una didattica improvvisamente non più in presenza, e di offrire loro un concreto campo di applicazione. Ne è scaturito un lavoro corale che ha visto gli allievi  mettersi alla prova su più piani: dalla stesura di testi e dialoghi alla registrazione e sonorizzazione delle tracce audio, avvalendosi dell’apporto scientifico dei funzionari del museo. Le registrazioni, tutte “home made”, sono state effettuate dagli studenti con il cellulare, utilizzando come studio improvvisato gli angoli più disparati delle loro case: dagli armadi ai rispostigli e c’è chi, alla ricerca del suono migliore, ha inciso il parlato persino sotto le coperte. A lavoro ultimato, un tecnico del suono si è occupato di livellare e ripulire l’audio dei nove racconti.

“Proprio la caratteristica sonora delle registrazioni – racconta Chezzi – ci ha ricordato un po’ quello delle trasmissioni radiofoniche delle prime radio libere. Così chiamarla Radio Accademia è venuto spontaneo anche come punto di incontro e sintesi delle due istituzioni”. Le prime puntate del podcast sono state realizzate dagli studenti del corso di Didattica per il museo: Caterina Cecioni, Beatrice Cervi, Ginevra Clementi, Sonia Delle Cese, Laura Fidanzi, Alessia Fois, Giulia Girolami, Rachele Persello, Beatrice Prenna, Grazia Sirianni, Andrea Toschi, Leila Vignozzi, Romario Bardhoshi, Giovanni Bonechi, Margherita Bonvino e Marco Di Coscio. Il sound design è di Saverio Damiani.

“Radio Accademia – conclude Rocca – conferma la vocazione sperimentale dell’Accademia di Belle Arti di Firenze per il carattere innovativo e creativo del progetto. Proporre una lettura delle opere d’arte attraverso lo sguardo insolito e originale degli studenti, formati in questo ruolo di “speaker dell’arte” dal nostro corso di Didattica per il Museo e coadiuvati dai funzionari della Galleria, aiuta ad avvicinare il pubblico dei giovanissimi all’arte, sull’esempio delle grandi istituzioni internazionali”.

Le opere scelte sono, in ordine di ascolto: 1. Bronzino-Alessandro Allori, Annunciazione, 1578-1579; 2. Pontormo, Venere e Cupido, 1533 ca; 3. Cesare Mussini, Leonardo da Vinci, vecchio e mortalmente infermo, spira tra le braccia di Francesco I, 1828; 4. Giotto, Pastore e armenti, 1315; 5. Paolo Uccello, Tebaide, 1460-65 ca.; 6. Botticelli, Madonna del mare, 1477 circa; 7. Fra’ Bartolomeo, Il profeta Giobbe, 1514-16; 8. Fra’ Bartolomeo, Il profeta Isaia, 1514-16; 9. Michelangelo, I Prigioni, 1513 e 1525-30 ca.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.