I Grandi Elettori della Toscana sono Giani, Mazzeo e Landi

Il palazzo del Quirinale a Roma sede della Presidenza della Repubblica

Il Governatore, il Presidente del Consiglio Regionale e il portavoce dell’opposizione sono stati designati per rappresentare la Regione alle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica che inizieranno lunedì 24

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il presidente della Giunta, Eugenio Giani, e il portavoce delle opposizioni, Marco Landi, sono i Grandi elettori della Toscana che da lunedì 24 gennaio, a Roma, parteciperanno all’elezione del Presidente della Repubblica. I Grandi elettori, come da tradizione, sono in rappresentanza sia dei gruppi di maggioranza (due) che delle opposizioni (uno). Mazzeo è stato nominato con 27 voti di preferenza, Giani con 25 e Landi con 13. Ha ricevuto 2 voti anche Irene Galletti, capogruppo del M5s. Registrata anche una scheda bianca.

Giani e Mazzeo hanno avuto il sostegno del capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli e del collega di Italia Viva Stefano Scaramelli i quali hanno chiesto “di sostenere una figura di alto profilo istituzionale, che sia garante di tutti, capace di rifiutare sovranismi e populismi e che creda nell’Europa”. Per Elisa Tozzi, che dal mese di febbraio entrerà a far parte del gruppo Misto, “la scelta dei Grandi elettori rappresenta un’opportunità e una sfida, perché dovranno contribuire all’elezione di un presidente della Repubblica che sappia farsi carico dell’interesse generale del paese, del bene comune e dell’interesse di ogni cittadino”. Mazzeo sì e Giani no invece per il Movimento 5 Stelle perché ha sottolineato Irene Galletti il M5S riconosce “nel presidente Mazzeo il rappresentante di tutti i consiglieri regionali” ma ha anche lamentato il fatto che tra i Grandi Elettori non ci sia una donna. Per Marco Landi si sono espressi la Lega, con Elisa Montemagni, Fratelli d’Italia con Diego Petrucci e Forza Italia con Marco Stella il quale si è augurato che i tre Grandi elettori rappresentino “non una piccola politica, ma rispondano invece al meglio al dettato costituzionale, alla loro coscienza e alla solennità del momento”.


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