In preda ai fumi dell’alcol spedisce tre agenti della Municipale in ospedale: arrestata

E’ accaduto domenica sera al Ponte alla Vittoria. Calci, pugni e sputi ai vigili e più volte con la testa l’interno della cella di sicurezza dove era stata portata. E la Lega rilancia la proposta del taser

Fermata perché ubriaca, spedisce tre agenti della Municipale all’ospedale prima di essere arrestata. Il fatto è accaduto domenica sera intorno alle 22.45 nella zona di Ponte alla Vittoria. La pattuglia a bordo di un’auto di servizio ha notato una vettura ferma con il motore acceso in mezzo alla carreggiata. Al volante una donna che, in stato confusionale e in apparente stato di ebbrezza, ha riferito agli agenti che la vettura era in panne, dichiarazione però smentita dal fatto che il motore era acceso. Gli agenti hanno quindi invitato la conducente a scendere dall’auto per poi spostarla in una strada vicina in modo da non creare intralcio alla circolazione. I problemi sono iniziati quando hanno le chiesto i documenti: la donna ha iniziato ad agitarsi dando agli agenti solo la carta d’identità dichiarando di aver perso la patente, ma dai controlli è emerso che era scaduta.

A questo punto la 56enne è diventata aggressiva: prima ha iniziato a urlare offendendo gli agenti, poi ha ripreso le chiavi cercando di allontanarsi con l’auto. Il tutto davanti agli agenti, a cui si sono aggiunti dei colleghi arrivati in ausilio, e ad alcuni testimoni. Quando gli operatori della Polizia Municipale le hanno intimato di aspettare il termine degli accertamenti, per tutta risposta la donna ha tentato di chiudere violentemente lo sportello colpendoli entrambi al fianco sinistro. Non contenta ha sferrato un calcio colpendo al viso un altro agente e ha morso alle mani di un altro ancora che stava cercando di farla uscire dall’auto. E ha continuato a fare resistenza sputando, scalciando e sgomitando finché gli agenti non sono riuscita a bloccarla. Ma il suo comportamento non è cessato neanche durante il trasferimento verso il Comando di Porta a Prato perché nell’auto ha colpito con la testa l’interno della vettura di servizio e nel corso degli accertamenti presso gli uffici. La donna prima ha rifiutato di sottoporsi alle prove con l’etilometro, poi ha iniziato a colpire con la testa il vetro della cella di sicurezza e successivamente ha rifiutato le cure dell’auto medica chiamata dagli operatori di Polizia Municipale.

Sono dovuti invece ricorrere alle cure dei medici tre agenti: quelli colpiti dallo sportello sono stati giudicati guaribili in cinque giorni, quello colpito dal calcio al volto è stato dimesso con sette giorni di prognosi. Dai controlli è emerso che la donna era già stata fermata in stato di ebbrezza a seguito di un incidente stradale. Ieri si è svolta l’udienza per direttissima. L’arresto è stato convalidato con la misura della messa in prova, per lei sono scattate le denunce per violenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e per guida in stato di ebbrezza.

“Solidarietà e vicinanza agli agenti feriti” è stata espressa dall’assessore Mobilità e Polizia Municipale Stefano Giorgetti, mentre la Lega Salvini con il capogruppo a Palazzo vecchio Federico Bussolin torna a sottolineare l’urgenza di dotare i vigili del taser per dare loro un ulteriore strumento di dissuasione. “Non sarebbe mai successo – sottolinea – se gli agenti fossero stati in condizione realmente di “fermare” la persona in stato confusionale. Napoli, Genova, Piacenza già sperimentano il taser alla polizia locale, perché non farlo a Firenze? E’ evidente, la necessità di interrompere le polemiche e proteggere coloro che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per la nostra tranquillità. Se continuerà questa Giunta a negare la “sicurezza” dei nostri agenti, non ci resterà che richiedere un referendum apposito”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.