La luce di Florence splende sul Lyceum

Da sinistra gli assessori Del Re e Sacchi, e la presidente del sodalizio Antonella Lippi nella conferenza stampa di presentazione delle attività a Palazzo Vecchio prima dello scoppio del Coronavirus

Sarà il filo conduttore degli oltre 50 appuntamenti nel calendario dello storico club femminile fiorentino diretto da Donatella Lippi. Con un omaggio alla Nightingale e tanti incontri, dibattiti ed eventi

Una immagine di Palazzo Adami Lami sede del Lyceum Club Internazionale

Filo conduttore ma non esclusivo quest’anno sarà la luce. La luce che in tutte le sue accezioni, fisica, scientifica, filosofica, religiosa, spirituale, artistica accompagna la storia del mondo e dell’uomo. E’ questo il tema prescelto dal Lyceum Club Internazionale di Firenze, lo storico club femminile nato nel 1908 che nella sua nuova sede di Palazzo Adami Lami propone oltre una cinquantina di eventi all’insegna dell’arte, delle attività sociali, della letteratura, della musica, dei rapporti internazionali, delle scienze e dell’agricoltura. Le iniziative, gratuite e aperte alla cittadinanza (programma completo sul sito internet: www.lyceumclubfirenze.it), da gennaio a dicembre 2020 animeranno il capoluogo toscano sotto la sapiente direzione della presidente Donatella Lippi e del suo gruppo di donne appassionate.

Si comincia già oggi, giovedì 9 gennaio alle 17.30, con le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Florence Nightingale (Firenze 1820 – Mayfair, Londra 1910), considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Infermiere che prende il via proprio dal capoluogo toscano. Con Ausilia Pulimeno, vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), verrà reso omaggio a un’altra figura femminile, Nerina Gigliucci, lyceista e infermiera della prima metà nel Novecento che partecipò come volontaria della Croce Rossa alla Grande Guerra. “Ogni anno – ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re – il Lyceum ci sorprende riuscendo a declinare temi nuovi con eventi che comprendono ogni forma d’arte e contribuendo a far crescere la coscienza culturale di ognuno di noi”.

Fra le novità della programmazione di quest’anno “La luce notturna delle donne”, un ciclo di incontri a partire dal 30 gennaio ideato e condotto da Margherita Ghilardi che dialogherà con sette scrittrici: Elisabetta Rasy, Chiara Valerio, Benedetta Cibrario, Rossana Campo, Laura Pariani, Claudia Durastanti, Valeria Parrella. Il ciclo si concluderà con la tavola rotonda Le signore dei libri (giovedì 23 aprile) dedicata alle donne che, restando dietro le quinte, costruiscono i libri insieme alle narratrici e li propongono ai lettori; e con un incontro con Sandra Petrignani (lunedì 4 maggio) che presenterà Lessico femminile, dedicato alle grandi scrittrici italiane del secolo scorso.

“Sarà una stagione ricchissima – ha aggiunto Tommaso Sacchi, assessore alla cultura – con due aspetti importanti: il tema della luce e la forte energia femminile nel mondo culturale”. Luce che attraverserà tutte le sezioni del Lyceum fino ad arrivare alla musica dove il 30 marzo prossimo il pianista Angelo Arciglione rinnoverà l’annuale omaggio a Mario Castelnuovo Tedesco e all’arte che proporrà un momento di riflessione dedicato all’ambiente teosofico fiorentino del primo Novecento, che ebbe in Carlo Adolfo Schlatter il suo riferimento principale. “In tutte le civiltà, la luce passa da fenomeno fisico ad archetipo simbolico, dotato di uno sterminato spettro di iridescenze metaforiche, soprattutto di qualità religiosa – conclude Donatella Lippi, presidente del Lyceum Club Internazionale -. L’ingresso della luce segna l’incipit assoluto del creato nel suo essere ed esistere”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.