La nuova luce di Beato Angelico

Grazie a Friends of Florence inaugurata la nuova sala al Museo di San Marco che riunisce i celebri dipinti del pittore e frate domenicano

Sedici straordinari capolavori che prima possibile torneranno ad essere ammirati da turisti e studiosi, raccolti in un unico ambiente, con una luce assolutamente nuova e molto intensa che permetterà di apprezzarne anche le più piccole sfumature cromatiche grazie a un finanziamento generoso di Friends of Florence.

E’ la nuova “Sala del Beato Angelico” del Museo di San Marco, interamente riallestita e inaugurata in diretta streaming sulla pagina Facebook del complesso, che chiude idealmente le celebrazioni per i 150 anni del Museo, dopo la presentazione nello scorso anno dei restauri dei capolavori del Giudizio Universale e della Pala di San Marco. La nuova realizzazione cambia radicalmente quella del 1980 curata dall’allora direttore Giorgio Bonsanti grazie alle nuove strutture, alla raffinata cromia e ad una illuminazione tecnologicamente aggiornata. Le opere seguono oggi una coerente successione cronologica, esaltando anche la relazione armonica delle loro dimensioni entro gli spazi della sala.

“Il nuovo allestimento – sottolinea Angelo Tartuferi, direttore del Museo di San Marco – riporta alla ribalta internazionale l’incomparabile nucleo di dipinti angelichiani, finalmente con un’illuminazione adeguata, che sono convinto susciterà la meraviglia anche da parte degli studiosi. La visita è arricchita nei contenuti da didascalie e pannelli in italiano e in inglese, che presentano anche le ricostruzioni dei complessi pittorici originari, illustrando le loro parti oggi conservate in altri musei in Italia e all’estero”.

Si tratta di una esposizione monografica ineguagliabile che va dalle tavole più monumentali come la Deposizione di Cristo per la cappella Strozzi in Santa Trinita a Firenze, la pala di Annalena e la grandiosa Pala di San Marco, con le parti superstiti sfuggite alla dispersione, e il Tabernacolo dei Linaioli fino ai dipinti di dimensioni minori come le tavole dell’Armadio degli Argenti, le raffinatissime predelle e i reliquari. Il Compianto sul Cristo morto è stato inoltre oggetto di un intervento di riordino estetico della parte inferiore, già celata da una sagoma oggi rimossa. Mancano solo la Pala di Bosco ai Frati, attualmente in restauro sempre grazie al prezioso sostegno di Friends of Florence, e il Polittico francescano anch’esso in restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure.

“L’inaugurazione della Sala, è un momento fondamentale della vita e della storia del Museo di San Marco- aggiunge Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana. Grazie alla disponibilità sempre entusiastica dei Friends of Florence e di tutti i donatori che tramite loro hanno contribuito con grande generosità dagli Stati Uniti, è stato possibile rinnovare radicalmente l’esposizione delle opere su tavola del Beato Angelico. In questa sala è riunita la raccolta più importante al mondo di opere mobili dell’artista, nel contesto dell’antico convento domenicano legato strettamente ai Medici, che ne furono i mecenati assoluti. San Marco è il cuore pulsante del primo Rinascimento fiorentino, non solo dal punto di vista artistico ma anche storico e religioso”.

La sala un tempo era conosciuta come “Ospizio dei Pellegrini” e conferma una componente basilare delle origini del celebre museo fiorentino fondato nel 1869: quella di museo consacrato all’arte del pittore e frate domenicano. “Questa inaugurazione – sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – ha un significato di rinascita globale e non solo per la nostra città”. In questo modo la rinnovata esposizione dei capolavori torna a offrire al pubblico, appena sarà possibile, la selezione più importante delle opere di una delle personalità più alte e affascinanti della storia dell’arte. Il museo di San Marco è sempre stato un luogo molto speciale per noi – conclude Simonetta Brandolini d’Adda Presidente di Friends of Florence -,  un’oasi di pace di serenità nel centro della città. In passato abbiamo realizzato diversi progetti di restauro al suo interno. Adesso tutti potranno vedere le opere della Sala del Beato Angelico con un nuovo allestimento che esalta la maestria dell’artista in modo straordinario”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.