La nuova vita del Casone con alloggi a canone calmierato

A ottobre la consegna dei primi 66 appartamenti di ‘Osteria Social Club’ alle Piagge. Ma ci sarà spazio anche per attività collettive e servizi alla residenza

Saranno consegnate all’inizio di ottobre le chiavi dei primi 66 alloggi di ‘Osteria Social Club’, già ‘Casone’ di via dell’Osteria alle Piagge di Firenze, destinati ad affitto a canone calmierato. I lavori di recupero dell’edificio, in passato occupato abusivamente e luogo di spaccio di stupefacenti, sono conclusi e stamani nell’immobile si è recato il sindaco Dario Nardella accompagnato dall’assessore alla Casa Andrea Vannucci, dal presidente del Q5 Cristiano Balli, dal presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, del Direttore Generale di CDP Investimenti SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) Marco Sangiorgio.  

L’intervento è stato possibile grazie a un’azione congiunta di Fondazione CR Firenze e Comune con l’intervento finanziario del Fondo Investimenti per l’Abitare anchor investor del Fondo Housing Toscano gestito da InvestiRE SGR e con la gestione sociale affidata ad Abitare Toscana. L’edificio, disposto su quattro piani, è suddiviso complessivamente in 83 appartamenti di dimensioni diverse con un’autorimessa al piano interrato. Le unità immobiliari situate al piano terreno saranno destinate ad attività collettive e a servizi alla residenza. Negli appartamenti vivranno famiglie e singoli cittadini che hanno un reddito superiore a quello previsto per gli alloggi Erp, ma non sufficiente per sostenere con serenità gli affitti presenti sul libero mercato immobiliare privato.

L’ex Casone come è adesso

“Siamo di fronte a una bellissima operazione di recupero – ha detto l’assessore alla Casa Andrea Vannucci -. ll ‘Casone’ rinasce dopo anni e anni di occupazioni abusive e spaccio e darà più vitalità al quartiere, che sarà ancora più accogliente”. Il progetto ‘Osteria Social Club’ declina tutti i principali e qualificanti principi del social housing. La convenzione integrativa sottoscritta tra InvestiRE e il Comune di Firenze lo scorso 7 settembre rende, infatti, possibile la destinazione di una quota di unità abitative a servizi alla residenza per la realizzazione di progetti di comunità gestiti da soggetti del terzo settore.

e come era prima

A supporto della futura comunità anche la APP ‘Abito in Community’, che consente di gestire servizi quali il car pooling, gruppi di acquisto, banca del tempo, gestione di spazi e organizzazione di eventi, divenendo potenziale generatrice di impatto sociale. “L’operazione di via dell’Osteria – ha detto Nardella – è l’ulteriore risposta che la nostra amministrazione dà al bisogno abitativo dei fiorentini. Ringrazio Fondazione CR Firenze, Cassa depositi e prestiti, InvestiRE SGR, Abitare Toscana e tutte le realtà coinvolte nel progetto di recupero del Casone. Tutti insieme abbiamo realizzato un progetto importante per Firenze e i fiorentini”.  

Il complesso ha richiesto un investimento complessivo per circa 10 milioni di euro con una partnership pubblico-privato che vede tra le altre la partecipazione del FIA, della Fondazione CR Firenze, dalla Regione Toscana, dalle fondazioni locali di origine bancaria di Prato, Livorno e Pistoia e delle Cooperative promotrici. “Siamo davvero molto lieti – ha concluso Salvadori – di poter vedere la conclusione di questa importante operazione in un settore primario nella nostra strategia di interventi sul territorio. La nostra partecipazione al Fondo Housing Toscano consente l’inserimento sul mercato di quasi 300 nuovi appartamenti. Infatti a questi 80 appartamenti, ne vanno aggiunti i 40 già assegnati del complesso ‘La Pieve degli Orti’ a Scandicci e i 150 in via di assegnazione grazie al recupero dell’immobile ex Margheri a Sesto Fiorentino’’.  

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.