La Pala del Trebbio di Botticelli vola alla volta di Parigi

Sarà esposta al Musée Jacquemart-André, Institut de France, all’interno della mostra Botticelli Artiste et designer che si terrà nella capitale francese dal 10 settembre 2021 al 24 gennaio 2022

La Pala del Trebbio di Sandro Botticelli, conservata alla Galleria dell’Accademia,  domani volerà alla volta di Parigi per essere esposta al Musée Jacquemart-André, Institut de France, all’interno della mostra Botticelli Artiste et designer, che si terrà nella capitale francese dal 10 settembre 2021 al 24 gennaio 2022. La Pala raffigura la Madonna con il Bambino e i Santi Domenico, Cosma, Damiano, Francesco, Lorenzo e Giovanni Battista. Datata tra il 1480 e il 1500, L’opera fa parte delle collezioni della pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento della Galleria: proviene dalla Villa medicea del Trebbio, da cui prende il nome, fu probabilmente commissionata all’artista da Lorenzo di Pierfrancesco dei Medici, e testimonia proprio come si lavorava nelle botteghe dell’epoca: in questo particolare caso il maestro ha realizzato, con buona probabilità, il disegno e le parti centrali, delegando agli allievi le parti restanti. Il dipinto, nel corso del tempo, è stato sottoposto a un complesso intervento di restauro: la parte pittorica è stata trasferita dalla tavola alla tela, una particolarissima pratica nata nel Settecento e non più in uso, che è stata utilizzata quando il degrado del supporto ligneo non permetteva più la conservazione del colore.

“L’esposizione al Musée Jacquemart-André – dice il direttore della Galleria Cecilie Hollberg. celebra il genio creativo di Sandro Botticelli e l’attività del suo atelier. Sono molto contenta che la Pala del Trebbio, straordinario esempio del maestro del Rinascimento e della produzione del suo laboratorio vada a colmare un tassello in questo importante progetto, a cura di Ana Debenedetti e Pierre Curie, che ha come filo conduttore l’attività, anche un po’ misteriosa, della bottega dell’artista fiorentino. Un prestito che si inserisce in un rapporto di collaborazione reciproca con altre istituzioni internazionali, e che vedrà arrivare alla Galleria dell’Accademia il busto di Michelangelo, appartenente alla collezione del museo parigino, a dicembre per la mostra che raccoglierà, per la prima volta, le nove effigi in bronzo, attribuite a Daniele da Volterra, che ritraggono Michelangelo Buonarroti. Un segno di ripartenza in un momento come quello che stiamo ancora vivendo, dovuto alla pandemia”.

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