La protesta delle mamme di Boboli arriva in Consiglio Comunale e alla Camera

La protesta delle mamme di Boboli

Draghi e Cellai (FdI): “Decisione assurda. Chiedere un pedaggio pro-capite sarebbe una spesa ingiusta per le famiglie”. Di Giorgi (Pd): “Troveremo un metodo che consenta di salvaguardare il bene mantenendo le norme di sicurezza e il diritto dei cittadini a godersi il Giardino”

La protesta delle mamme di Boboli  contro la norma contenuta nel nuovo decreto del Governo sulle riaperture che dispone il pagamento di tre euro e la prenotazione obbligatoria per l’ingresso al Giardino nei fine settimana arriva nel consiglio comunale di questo pomeriggio (ore 14,30 Salone de’ Dugento, ma a porte chiuse a causa delle norme per il contenimento del Coronavirus, diretta streaming sul canale Youtube del Comune) grazie a una risoluzione di Fratelli d’Italia che invita il sindaco Dario Nardella ad attivarsi urgentemente per ripristinare la gratuità  dell’ingresso nei giorni di sabato e domenica escludendo i residenti dall’obbligo di prenotazione  e a “valutare di intervenire, in caso di mancato accordo col governo con proprie risorse anche in accordo con altri enti locali”.

Alessandro Draghi e Jacopo Cellai

“Si tratta – sottolineano Alessandro Draghi e Jacopo Cellai – di una decisione assurda. Il luogo non è solo l’unico polmone verde della città nel centro storico, ma anche il parco che bambini e anziani frequentano abitualmente per le passeggiate del fine settimana. Chiedere un “pedaggio” pro capite diventerebbe una spesa ingiusta per le famiglie, che finirebbero per dirigersi altrove, svalutando uno dei grandi patrimoni culturali che abbiamo. Boboli è storicamente dei fiorentini e chiedere l’obolo è quanto di più assurdo si possa pensare. La protesta civile, quanto sentita delle famiglie fiorentine che ieri si sono ritrovate davanti all’ingresso, merita attenzione da parte del Comune”. Per i due esponenti di minoranza l’ingresso a pagamento (https://www.lamartinelladifirenze.it/entrata-gratis-anche-nei-weekend-la-protesta-delle-mamme-di-boboli/) scoraggia o peggio finisce con l’impedire alle famiglie la fruizione dell’unico grande polmone verde del centro storico da sempre patrimonio della cittadinanza.

Rosa Maria Di Giorgi

E la vicenda si appresta ad approdare anche alla Camera con un’interrogazione parlamentare che verrà presentata da Rosa Maria Di Giorgi. “Da sempre – afferma l’esponente Pd, presidente della Commissione Cultura –  il Giardino di Boboli è per gli abitanti dell’Oltrarno, non solo uno straordinario museo a cielo aperto, ma anche l’unico polmone verde: nonostante i problemi oggettivi legati allo status del Giardino-museo, negli anni scorsi siamo sempre riusciti a trovare una soluzione perché i fiorentini possano godere del loro parco urbano. Ho ascoltato le ragioni dei cittadini del Quartiere e presenterò un’interrogazione parlamentare per trovare un metodo che permetta sempre sia la salvaguardia del bene ambientale, sia il mantenimento delle misure di sicurezza generate dalla pandemia, sia il diritto dei cittadini di godersi il giardino”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.