Schmidt riapre le porte degli Uffizi

Nella foto di repertorio Nardella e Schmidt in occasione della riapertura degli Uffizi dopo la chiusura di 85 giorni causa Covid

Dopo 85 giorni di chiusura la pinacoteca fiorentina torna visitabile. Il direttore: “questa esperienza di turismo che viviamo oggi sia modello per il futuro: non più mordi e fuggi ma approfondito”

di LUCIANO MAZZIOTTA e CLAUDIO TIRINNANZI

Prima la riapertura del Giardino di Boboli e di Palazzo Pitti, poi di alcuni dei Musei Civici di Firenze: adesso dopo 85 giorni di chiusura riaprono al pubblico anche le Gallerie degli Uffizi. Alle 14 di oggi i primi visitatori sono stati riammessi a frequentare le emozionanti sale della pinocoteca fiorentina. Quasi 400 le prenotazioni arrivate on line e anche una lunga fila fuori dall’ingresso principale nella speranza di poter entrare.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte il Direttore delle Gallerie Eike Schmidt, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il Prefetto di Firenze Laura Lega, il rabbino di Firenze Gad Fernando Piperno, l’imam Izzedin Elzir e il Cardinale di Firenze S.E. Giuseppe Betori che ha benedetto la Sala della Niobe dove si è svolto l’incontro con i giornalisti.

«Gli Uffizi – ha detto Schmidt – hanno un ruolo di incubatore economico per tutta Firenze e per tutto il Paese essendo il museo più visitato in Italia. Abbiamo perso 12 milioni di euro in questi 85 giorni di chiusura, ma Firenze, in realtà, ha perso molto di più per l’indotto mancato. Oggi c’è anche la ripartenza delle regioni, la gente verrà dal nord e dal sud a vedere gli Uffizi e questi sono i primi passi che ci riportano verso una maggior apertura, sempre nelle condizioni di sicurezza».

Che poi ha aggiunto: “Si tratta di un passo molto importate per la città di Firenze e per l’Italia. Ci saranno meno persone del solito all’interno, per questo motivo sarà possibile sperimentare una esperienza museale molto più pacata ed approfondita. In questi anni abbaimo già provato a rendere la visita più lenta, ad esempio inserendo le panchine, riordinando le opere e creando spazio tra di loro, cosa che ora ci aiuta molto rendendo possibile il distanziamento sociale tra gli utenti. Un grande augurio per questa Galleria: questa fruizione che vediamo sia modello per il futuro. Non più turismo mordi e fuggi ma turismo approfondito“.

Alcune immagini

Il momento della Benedizione da parte del Cardinal Betori

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