La staffetta dai cinque quartieri a piazza Signoria grida il “No” alla violenza sulle donne

L’iniziativa in programma il 18 novembre. La passeggiata si concluderà in piazza della Signoria. Una panchina rossa rimarrà sull’arengario fino al 25. Albanese e Guccione: “Messaggio di vicinanza a tutte le donne”

Una staffetta per unire i cinque quartieri a piazza della Signoria, cuore della città. Ma soprattutto una passeggiata per abbracciare virtualmente le donne vittime di violenza e per tenere alta l’attenzione contro un fenomeno divenuto vera e propria emergenza sociale. E’ la passeggiata contro la violenza sulle donne organizzata, per il secondo anno, dal Comune e dai cinque quartieri della città in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di sabato 18 novembre.  

Nell’immagine di repertorio, il No alla violenza sulle donne degli studenti IED (Foto di Paolo Consaga)

Partendo da ogni Quartiere l’obiettivo è arrivare sull’Arengario di Palazzo Vecchio dopo aver toccato le panchine rosse presenti nel territorio comunale. Proprio sull’Arengario verrà installata una panchina rossa messa a disposizione dalla sede Rai della Toscana su iniziativa della Commissione Pari Opportunità della Rai a testimonianza dell’impegno del servizio pubblico sul tema del contrasto culturale alla violenza di genere. “Invitiamo tutte e tutti a partecipare partendo dai punti di ritrovo dei vari Quartieri” dice l’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese. “Questa staffetta attraverserà simbolicamente le tante panchine rosse installate in ogni quartiere, che vogliono essere testimonianza e monito per contrastare la violenza sulle donne e far sentire a tutte la nostra vicinanza, il nostro appoggio e tutto il nostro impegno per  battere questa piaga ancora drammaticamente attuale. Di quartiere in quartiere e di panchina in panchina arriveremo ad unirci sotto Palazzo Vecchio, la Casa delle fiorentine e dei fiorentini. Vogliamo così simboleggiare l’unione delle forze contro la violenza di genere, una azione di sensibilizzazione che si aggiunge alle altre azioni di aiuto concrete che realizziamo. Vogliamo far sapere a tutte le donne che noi ci siamo”.

La panchina resterà sull’Arengario fino al 25 novembre, per far riflettere, sensibilizzare e tenere accese le luci su questo problema. Per il Quartiere 1 che ospita l’evento, il ritrovo è in piazza Signoria. Nel Quartiere 2 alle 10.15 dai giardini “Niccolò Galli”, in via Manfredo Fanti; nel Quartiere 3 alle 10 da piazza cardinale Elia dalla Costa; nel Quartiere 4 alle 9.15 dalla panchina rossa di Villa Vogel e, infine, nel Quartiere 5 la partenza è fissata alle 10.15 bensì dal Corner dei Diritti nel parco San Donato. L’arrivo è previsto alle 12 sull’Arengario di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria. 

 “Un’iniziativa con un significato forte e importante – ha sottolineato l’assessore allo sport Cosimo Guccione – sabato ognuno potrà partecipare e condividere il suo gesto con tutti: sportivi, camminatori, rappresentanti delle associazioni, amici. Questo è un bell’esempio del valore sociale dello sport: oltre a promuovere stili di vita sani è in grado di sensibilizzare su una tematica come quella della violenza sulle donne”. Aggiungono i presidenti dei quartieri Michele Pierguidi (Q2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e (Q5): “La staffetta delle panchine rosse è un gesto collettivo che crea consapevolezza e prevenzione, un meraviglioso filo rosso che si è sviluppato tra i cinque quartieri. Le tappe presso le panchine rosse, ormai numerose sui nostri territori, sono l’occasione per fare delle riflessioni condivise sull’importanza di cambiare i nostri schemi culturali. Vogliamo anche sostenere le donne che denunciano, per le quali sono fondamentali le azioni di protezione e la presenza dei Centri anti violenza”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.