La Toscana va in zona rossa

La conferma dal governatore Giani: “Ho parlato ora con il ministro Speranza: siamo in fascia rossa”. Oggi altri 1.527 casi, con oltre mille guariti e purtroppo altri 22 decessi

Il governatore della Toscana Eugenio Giani

La Toscana finisce in zona rossa. Il dato sui nuovi contagi settimanali ogni 100 mila abitanti supera infatti la soglia critica di 250: contrariamente a quanto risultava fino a giovedì, quando il dato si era fermato a 248, una revisione dei dati ha portato l’asticella a 251. È stato l’Istituto superiore di Sanità a ricalcolare l’indice e a portarlo oltre il limite. Il motivo sarebbe legato, riferiscono dal ministero della Salute, ad alcune notifiche di contagi relative ai giorni scorsi ma comunicate in ritardo dalla nostra Regione.

Un’integrazione dei dati arrivata da Firenze a Roma ha fatto quindi cambiare una decisione, quella per la zona arancione, che ancora nel pomeriggio era data per certa dal comitato tecnico scientifico del governo. La Toscana, secondo i dati aggiornati a giovedì, si era infatti fermata a 9.150 contagi, appena 82 in meno di quelli necessari per far scattare le restrizioni più dure. Che, con la revisione dei dati, sono diventate invece automatiche. L’Istituto superiore di Sanità ha inoltre segnalato il sovraccarico delle terapie intensive della Toscana (che ormai hanno raggiunto il 42% di tasso di occupazione da parte dei pazienti Covid). Cosa è successo? Un problema nei conteggi. La cabina di regia dell’istituto di sanità si è riunita di nuovo questo pomeriggio dopo che la Toscana ha inviato nuovi dati riguardo al numero di casi della setttimana tra venerdì 19 e ieri, 25 marzo. Mancano 102 contagi. 102 nuovi positivi rilevati a Prato che non devono essere conteggiati nei numeri di oggi ma in quelli di ieri. E sono proprio quei 102  che hanno fatto cambiare il colore e lo scenario. In questo modo la Toscana supera i 250 casi settimanali per 100mila abitanti e quindi diventa zona rossa. La notizia arriva al Ceps, l’ha comunicata il presidente della Regione Eugenio Giani: “Ho parlato ora con il ministro Speranza: siamo zona rossa”.

Dal 29 marzo al 6 aprile dunque la Toscana resterà di questo colore sperando di far precipitare i contagi. Chiusi bar e ristoranti, chiusi i negozi di abbigliamento, chiusi i parrucchieri. Aperti soltanto i negozi alimentari e quelli di prima necessità. Questa restrizione – precisa ancora Giani – fa sì che anche gli studenti toscani debbano stare a casa con tre giorni di anticipo rispetto alle tradizionali vacanze pasquali. Vedremo poi come andranno i dati ad inizio di aprile per capire se riusciremo a tornare in zona arancione, così come è avvenuto dal 1 gennaio ad oggi, periodo in cui ci siamo alternati tra l’arancione e il giallo. Confido che la crescita del numero delle vaccinazioni, ormai sopra le 570.000 e sopra l’88% delle dosi ricevute e somministrate, un dato che è superiore alla media nazionale, ci aiuti a tornare in arancione”.

Intanto sono 188.800 i casi di positività al Coronavirus, 1.527 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1.041 in più e raggiungono quota 156.354 (82,8% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 15.093 tamponi molecolari e 10.957 tamponi antigenici rapidi, di questi il 5,9% è risultato positivo. Sono invece 10.688 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 14,3% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 27.226, +1,7% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.730 (3 in più rispetto a ieri), di cui 257 in terapia intensiva (stabili). L’età media dei 1.527 nuovi positivi odierni è di 44 anni circa. Oggi si registrano 22 nuovi decessi, 9 uomini e 13 donne con un’età media di 84,5 anni: 7 a Firenze, 3 a Prato, 2 a Pistoia, 1 a Lucca, 2 a Pisa, 2 a Arezzo, 2 a Siena, 2 a Grosseto, 1 residente fuori Toscana.

Sono 50.666 i casi complessivi ad oggi a Firenze (331 in più rispetto a ieri), 16.545 a Prato (295 in più), 17.969 a Pistoia (161 in più), 11.169 a Massa (50 in più), 19.612 a Lucca (154 in più), 23.722 a Pisa (151 in più), 14.048 a Livorno (90 in più), 17.476 ad Arezzo (150 in più), 10.233 a Siena (86 in più), 6.805 a Grosseto (59 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 5.113 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 5.809 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 6.436 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 6.160, Massa Carrara con 5.827, la più bassa Grosseto con 3.098. Complessivamente, 25.496 persone sono in isolamento a casa (461 in più rispetto a ieri, più 1,8%).
Sono 40.678 (177 in più rispetto a ieri) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Sono 5.220 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.685 a Firenze, 396 a Prato, 447 a Pistoia, 487 a Massa Carrara, 496 a Lucca, 583 a Pisa, 355 a Livorno, 336 ad Arezzo, 232 a Siena, 130 a Grosseto, 73 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.