La tramvia accelera: Vacs pronta a maggio 2024, fra un mese il “definitivo” per Stadio-Rovezzano

In primo piano il nuovo ponte che verrebbe costruito nel progetto della linea 3

L’obiettivo è chiudere tutto il “sistema tramviario” entro il 2026. Nuovo ponte per il traffico veicolare e le bici in direzione Bagno e Ripoli e parcheggio scambiatore all’altezza del grosso comune metropolitano

Entro marzo 2024 finiranno i lavori della Variante centro storico della tramvia (Piazza Libertà-San Marco), poi partirà il pre-esercizio per arrivare intorno a Maggio alla messa in linea vera e propria. Lo ha annunciato ieri il sindaco Dario Nardella in una conferenza stampa per fare il punto della situazione sul cosiddetto “sistema tramvia”.

Così sarà Piazza San Marco dopo i lavori per la Vacs

In estate si vedranno i binari con gli scambi all’altezza di Arazzieri e Battisti mentre la superficie della piazza, dove adesso transitano 1.800 bus al giorno, sta pian piano cambiando volto con una nuova pavimentazione in pietra e nuovi marciapiedi più larghi terminando così la riqualificazione completa. Insomma la Vacs sta recuperando i tempi contrattuali dopo una serie di ritardi, così come sottolineato anche dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, presente anche lui all’incontro con i giornalisti. Ieri intanto sono iniziati i cantieri in via Cavour nel tratto tra via Micheli e piazza Libertà/viale Matteotti e in estate partirà il cantiere di via Lamarmora e via La Pira. “La viabilità sta funzionando meglio del previsto – ha aggiunto Giorgetti. L’ultima fase dei cantieri sarà il tratto Matteotti-Libertà, quella probabilmente sarà la parte più critica. Ieri abbiamo incontrato le ditte e ci hanno comunicato che aumenteranno gli operai e arriverà una ulteriore nuova ditta in subappalto”.

Quanto alla linea verso Bagno a Ripoli è già arrivata un’offerta e i lavori partiranno entro l’anno.  Sorgerà un parcheggio scambiatore all’altezza di Bagno a Ripoli e un nuovo ponte, parallelo al ponte da Verrazzano sul quale invece passerà la tramvia, il cui nome potrebbe essere scelto dai cittadini attraverso un referendum. La struttura sarà in larga parte in acciaio: la costruzione inizierà entro la fine di quest’anno. Avrà una pista ciclabile in entrambi i sensi di marcia e tre corsie per le auto, di cui due verso il lungarno Colombo e una in direzione di Gavinana. Ma le novità non finiscono qui perché per la linea 4 verso Campi Bisenzio sono arrivate due offerte e la commissione esaminatrice valuterà la migliore. L’appalto è integrato in modo da rispettare i tempi Pnrr. Oltre ai due lotti della tramvia (Leopolda-Piagge e Piagge-Campi Bisenzio) saranno anche realizzate opere accessorie: la variante stradale Pistoiese-Rosselli, una nuova viabilità interna alle Piagge e un nuovo parcheggio scambiatore in prossimità del Viadotto dell’Indiano. Sarà creato anche un parcheggio autostradale scambiatore simile a quello di Villa Costanza che dovrebbe sorgere in prossimità di San Donnino.

Infine la parte più attesa e più soggetta anche al dibattito e alle polemiche di questi ultimi mesi: il ramo della tramvia legato a Rovezzano che tocca anche lo stadio Artemio Franchi e il progetto di riqualificazione di Campo di Marte. Entro un mese sarà presentato il progetto definitivo (con il sottoattraversamento alle Cure delle linee ferroviario e l’arrivo poi in viale dei Mille) e l’obiettivo dell’amministrazione è quello di terminare gli interventi entro il 2026 in modo da andare in parallelo con i lavori di restauro del “vecchio” Comunale.

Insomma un piano molto pesante per il completamento  del sistema tramviario fiorentino i cui investimenti ammontano a 1,1 miliardi di euro di cui circa 450 milioni derivanti dal Pnrr, tenendo conto anche delle somme assegnate per far fronte al rincaro dei prezzi.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.