L’Accademia acquisisce due pinnacoli che compongono il polittico Ardinghelli

I dipinti sono stati acquistati dagli eredi di Niccolò ed Elena Carandini per l’importo di 400mila euro. Il museo, che ha ricevuto la visita di Gloria Steinem, sarà aperto eccezionalmente lunedì 1° Novembre

La collezione della Galleria dell’Accademia si arricchisce di nuove opere: due preziosissimi pinnacoli raffiguranti l’Angelo annunciante e la Vergine annunciata di Giovanni di Francesco Toscani che vanno a ricomporre parte del polittico del Quattrocento che si trovava sull’altare della Cappella Ardinghelli nella Basilica di Santa Trinita a Firenze.

I dipinti, che saranno sottoposti ad un accurato restauro, sono stati acquistati dagli eredi di Nicolò Carandini ed Elena Carandini Albertini per l’importo complessivo 400mila euro. “È compito di un museo completare e ampliare le proprie collezioni, ricercare il patrimonio artistico smembrato e disperso, anche attraverso il mercato antiquario” sostiene Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze. “Ci sono rare occasioni, come questa, dove, grazie a dei privati, siamo riusciti a rintracciare e acquisire i due pinnacoli laterali di questo importante polittico. Nelle nostre collezioni si trovano già il pinnacolo centrale con la Crocifissione – ne fa parte dal 1855 – e uno degli scomparti della predella che rappresenta le Stigmate di San Francesco e un miracolo di San Nicola di Bari, arrivato nel nostro museo nel 1933. Sappiamo che lo scomparto centrale, con l’Adorazione dei Magi, è custodito in una collezione privata italiana. Colgo l’occasione, dunque, per lanciare un appello ai proprietari affinché possa riunirsi alle altre tavole in Galleria”.

La scrittrice americana Gloria Steinem con il direttore dell’Accademia Cecilie Hollberg

Il polittico venne smembrato nella seconda metà del XVIII secolo e i vari pannelli riapparvero, in anni e luoghi diversi, solo a partire dalla metà dell’Ottocento. Nel 1966 col contributo critico di Luciano Bellosi è stato possibile identificare Giovanni di Francesco Toscani come autore dell’opera, nonché chiarire quale era la sua struttura originaria. Dei dipinti che componevano questo bellissimo capolavoro, oltre alle quattro tavole attualmente alla Galleria dell’Accademia di Firenze, lo scomparto destro della predella con Il Battesimo di Cristo e il martirio di San Giacomo maggiore è conservato al Philadelphia Museum of Art, mentre il pannello principale laterale destro con i Santi Giovanni Battista e Giacomo Maggiore si trova al The Walters Art Museum di Baltimora. Mancano ancora all’appello, il pannello principale laterale sinistro, in cui erano raffigurati i Santi Francesco e Nicola, e i tre tondi, sottostanti i tre pinnacoli.

All’Accademia nei giorni scorsi si è anche recata la scrittrice e giornalista americana Gloria Steinem, famosa per aver contribuito alla storia del femminismo mondiale, in città per il festival “L’Eredità delle Donne”. Steinem ha apprezzato molto gli allestimenti delle sale riservando una particolare attenzione ai lavori in corso alla Galleria e rimanendo colpita soprattutto dai busti femminili, che si trovano tra i “Prigioni” di Michelangelo, per la loro estrema grazia e i lineamenti dei volti. Il museo infine sarà straordinariamente aperto lunedì 1° novembre dalle 9 alle 18.45 (ultimo ingresso ore 18.15). Prenotazione obbligatoria on line tramite il sito della Galleria:  www.galleriaaccademiafirenze.it, oppure telefonando a Firenze Musei (+39 055 294883).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.