L’allarme Nursind: “Insostenibile la situazione negli ospedali”

Secondo il sindacato autonomo degli infermieri, oltre 500 operatori sanitari toscani sono stati contagiati dal Covid solo a ottobre. Giannoni: “Subito un incontro con Giani e Bezzini”. Oggi in regione altri 1.966 casi con 13 decessi e 137 persone in terapia intensiva

Oltre 500 operatori sanitari toscani contagiati dal Covid nel solo mese di ottobre di cui  più di 170 positivi solo nella Asl Toscana Centro e negli ospedali la situazione sta diventando sempre più insostenibile con il personale costretto a operare per 11 ore con tute e scafandri e spostato continuamente da un servizio all’altro in base alle priorità.

Il segretario del Nursind Toscana Giampaolo Giannoni

A lanciare il grido d’allarme è il Nursind, il Sindacato autonomo delle professioni infermieristiche che chiede un incontro urgente al Governatore toscano Eugenio Giani e al neo assessore alla sanità Simone Bezzini. “Serve subito – spiega il segretario Giampaolo Giannoni – un piano d’azione, la Regione ci ascolti. Nelle Rsa vi sono focolai inimmaginabili e carenze di personale. Gli infermieri sono allo stremo, vengono impiegati per gestire le Residenze Sanitarie togliendo risorse importanti al sistema territoriale, mentre la figura dell’infermiere di famiglia e comunità non ha ancora le risorse per partire. Ci chiediamo in questa situazione come sia possibile potenziare le USCA per assistere i malati Covid a domicilio. In questo modo vanno in crisi anche l’assistenza ai malati terminali, le cure palliative e tutta la sanità territoriale in generale. Sempre più spesso ci arrivano richieste di aiuto dal punto di vista psicologico. Avevamo chiesto screening a tappeto per il personale sanitario, ad oggi anche questo appello rimane inascoltato”.

Secondo Giannoni i percorsi Covid risultano inadeguati in alcune aziende. E cita il caso di Careggi, dove è stato inaugurato pochissimi giorni fa il Covid-Center ma secondo il sindacalista “senza avere la diagnostica, il che costringe a continui trasporti per effettuare gli esami”. “Si parla di posti letto pronti  per la rianimazione – prosegue – ma senza personale per attivarli. Stiamo ricorrendo a liberi professionisti, ma serve subito un nuovo bando per le assunzioni, così come è necessario stabilizzare il personale in servizio che ha i requisiti. Senza contare l’umiliazione per gli infermieri di non vedersi riconosciuta neanche l’indennità per le malattie infettive, mentre ai medici di base vengono conferiti ulteriori indennizzi per effettuare i tamponi”.

Intanto oggi i nuovi casi di positività al Coronavirus in Toscana hanno raggiunto quota 1.966 portando il totale a 38.958 da quando è iniziata la pandemia. Purtroppo ci sono 13 nuovi decessi. Si tratta di 7 uomini e 6 donne con un’età media di 84,4 anni: 1 a Firenze, 1 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 3 a Pisa, 1 a Livorno, 2 a Arezzo, 2 a Siena. Le persone complessivamente guarite sono 13.678 (343 in più rispetto a ieri, più 2,6%): l’età media dei nuovi contagiati è di 44 anni circa.

I positivi sono oggi 23.970, i ricoverati 1.093 (106 in più rispetto a ieri), di cui 137 in terapia intensiva. Sono 11.774 i casi complessivi ad oggi a Firenze (670 in più rispetto a ieri), 3.035 a Prato (191 in più), 2.969 a Pistoia (188 in più), 2.580 a Massa (118 in più), 4.007 a Lucca (172 in più), 4.937 a Pisa (198 in più), 2.575 a Livorno (94 in più), 3.593 ad Arezzo (223 in più), 1.771 a Siena (61 in più), 1.167 a Grosseto (51 in più). Sono 550 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Dall’inizio dell’epidemia sono 1.310 le persone venute a mancare.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.