Le opere di Onofrio Pepe a La Loggia fra mito e un cielo aperto alle stelle

La personale dell’artista, fiorentino d’adozione, si inaugura giovedì 10 ottobre e vuole far rifiorire l’anima museale dello storico locale del Piazzale

Si inaugura giovedì 10 ottobre al ristorante La Loggia del piazzale Michelangelo la mostra “Onofrio Pepe a La Loggia: un panorama aperto verso le stelle”. Una personale che conta oltre 50 opere, fra sculture e dipinti, e coinvolge tutti gli ambienti del locale, allestito specificamente dallo studio Atelier16Rosso.

Obiettivo della mostra, organizzata dall’associazione culturale CapraRé dei fratelli Caprarella, gestori dello storico ristorante, è far rifiorire – al fianco dell’attività ristorativa – l’anima museale con cui l’architetto Giuseppe Poggi aveva pensato e realizzato la Loggia nel 1864.

L’opera di Pepe, nato a Nocera Inferiore ma fiorentino d’adozione con studio a San Frediano nel cuore della Firenze popolare dove ancora si respira la tradizione delle botteghe dei grandi maestri fiorentini, si ispira al mito. E il mito è proprio il protagonista della rassegna. Attraverso le steli in bronzo, le sculture e i dipinti, l’artista attraversa quei miti che lui definisce “realtà dei vizi e delle virtù che l’umanità vive nel profondo” e vuole portare alla luce con la sua arte.

Così ecco prendere forma Icaro, seguito da Apollo e da Leda con il Cigno per poi soffermarsi sul Pegaso che, come spiega il curatore Dominique Charles Fuchs, “rappresenta per il poeta la fantasia sbrigliata, l’ispirazione che le Muse compagne di Apollo sapranno trattenere”.

“Quando venne pensata la zona del Piazzale – dice il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani – Poggi volle dedicarla a Michelangelo Buonarroti. Non solo dando il nome alla piazza ma, inserendo al centro la statua del David circondato dalle quattro statue che proteggono i sepolcri di Loreno e Giuliano de’ Medici. La Loggia doveva essere il museo che avrebbe dovuto ospitarne le opere. Ma questo non fu possibile a causa del trasferimento della capitale da Firenze a Roma. A Firenze mancarono le risorse per completare il progetto e La Loggia si trasformò in un ristorante”.

La mostra è un percorso verso l’alto, che attraversa La Loggia in verticale per terminare con le due sculture “Centauro” e “Ninfa” le quali dalla Terrazza Paradiso potranno essere ammirate godendo al contempo dell’emozionante panorama di Firenze. Artista di fama internazionale, Pepe ha esposto ovunque nel mondo e le sue opere sono state ospitate di recente al Museo dell’Opera del Duomo.

“Ringrazio la famiglia Caprarella – aggiunge Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune – che ha avuto l’idea di unire la gastronomia con la cultura facendo sì che questo edificio possa vivere oggi come Poggi l’aveva immaginato. Da tempo La Loggia ospita incontri culturali: adesso vuole diventare anche un polo importante per l’arte con mostre di rilievo come quella del Maestro Pepe”. La mostra resterà aperta fino al 31 dicembre prossimo (orari: lunedì-domenica 12-23. Info tel. 055-2342832, www.caprare.it e info@caprare.it).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.