Licenziamenti, ci sarà anche la Gkn al tavolo di domani in Prefettura

“Prive di fondamento” secondo l’azienda le notizie “dell’immediato licenziamento” degli operai via mail. Sciopero generale provinciale il 19 a sostegno della lotta dei lavoratori, mentre si pensa a una iniziativa nazionale il 24 luglio

Ci sarà anche la Gkn domani in Prefettura a Firenze all’incontro convocato dal viceministro dello sviluppo economico Alessandra Todde per aprire il tavolo di crisi. Lo ha fatto sapere l’azienda stessa attaccando anche chi li ha criticati per aver inviato una mail per licenziare 422 persone e chiudere la fabbrica di Campi Bisenzio. «Sono prive di fondamento – si legge in una nota – le notizie circa il presunto ‘immediato licenziamento a mezzo e-mail. La società (curiosamente in neretto stampatello… ndr) pienamente rispettosa delle norme di legge e delle procedure giuslavoristiche, ha esercitato le proprie prerogative aprendo una procedura tecnica prevista dalla legge per la chiusura del proprio sito produttivo, dando contestualmente disponibilità alle organizzazioni sindacali per avviare il dialogo volto a identificare eventuali soluzioni che possano minimizzare il più possibile l’impatto sociale. Durante il periodo di consultazione tutti i rapporti del personale con la società resteranno in forza fino alla conclusione del processo”.

Alla riunione di domani, oltre a Todde e al prefetto Alessandra Guidi, ci saranno anche i vertici istituzionali della Regione con il presidente Eugenio Giani, il della Città metropolitana Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi oltre alle rappresentanze sindacali. Intanto la mobilitazione per impedire la chiusura dello stabilimento campigiano va avanti. Cgil Cisl e Uil hanno indetto per il 19 uno sciopero generale provinciale con manifestazione in Santa Croce, mentre prosegue la “staffetta” dei 41 sindaci e gli operai restano in fabbrica con l’obiettivo di non far uscire neanche una macchina. Documenti di solidarietà sono stati depositati in Consiglio Regionale da tutti gli schieramenti. E solidarietà significa anche il grosso camion dell’Unicoop partito da Scandicci che ieri ha fatto avere ai lavoratori generi alimentari di tutti i tipi. La sezione locale Auser ha offerto loro il pranzo come l’azienda Qualità&Servizi il cui nsettore di attività sono le mense scolastiche. A turno infine le Case del Popolo prepareranno i pasti.

Giacomo Martelli presidente di Acli Toscana parla di “schiaffo dolorosissimo che deve far prendere coscienza alle istituzioni” e sottolinea come “occorrano misure preventive per evitare nuovi drammatici casi sul territorio. La garanzia del lavoro oggi deve essere la priorità assoluta del nostro Paese. il caso di Gkn è il simbolo di una situazione che potrebbe ripetersi in altre fabbriche della Toscana e pure a livello nazionale se non viene dato un messaggio forte e concreto. Va scongiurato il pericolo dell’emulazione. La delocalizzazione, inaccettabile, è un rischio da considerare con aziende straniere orientate al profitto e per cui occorrono contromisure. Per Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze. “Il caso Gkn merita la massima attenzione e mobilitazione. La scelta di uno sciopero generale a Firenze è un fatto positivo da sostenere, dobbiamo dimostrare coesione e determinatezza. Occorre un segnale forte da parte di una città che è contro le speculazioni e che crede invece nel rispetto dei propri lavoratori e negli investimenti stabili, di lungo termine, sul territorio. La garanzia del contratto e il rispetto del lavoratore sono aspetti imprescindibili a cui non può sottrarsi alcuna azienda, italiana o straniera. Abbiamo aperto le porte a predatori che promettono investimenti e sviluppo ma in realtà saccheggiano territori”.  Una iniziativa nazionale potrebbe essere organizzata sabato 24 luglio.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.