Maurizio Bigazzi eletto all’unanimità presidente di Confindustria Toscana

La sede di Confindustria Toscana in via Valfonda a Firenze

Guiderà l’associazione degli industriali della nostra regione per il quadriennio 2021-2025 con un obiettivo: creare con sette proposte concrete l’ossatura di un nuovo patto per lo sviluppo e la crescita della Toscana da mettere subito in cantiere

Maurizio Bigazzi è il nuovo presidente di Confindustria Toscana. E’ stato eletto all’unanimità e resterà in carica per il quadriennio 2021-2025. Bigazzi – che è anche presidente di Confindustria Firenze – ha presentato oggi, insieme a tutto il Consiglio di presidenza, il programma di lavoro. “Vogliamo comunicare l’unità di vedute e di intenti che sta alla base di questa elezione – hanno detto -. Un’unità sostanziale e non formale. Da oggi la voce di Confindustria Toscana non è quella di una sola persona, ma di una squadra, di un sistema coeso. Il momento è eccezionale. E noi abbiamo voluto rispondere nell’unico modo possibile: condividendo scelte, indirizzi e responsabilità. Oggi si deve lavorare con assoluta coerenza strategica e con azioni coordinate; lasciando indietro paletti, confini e gonfaloni“.

Il neo presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi

Sette le proposte “concrete e di rapida attuazione che costituiscono l’ossatura di un nuovo Patto per lo sviluppo e la crescita della Toscana” da mettere subito in cantiere: Istituire una cabina di regia tra Regione, Enti Locali, parti sociali ed economiche sull’attuazione del PNRR in Toscana, per coordinare e per migliorare in modo condiviso la nostra capacità di intercettare i fondi gestiti a livello nazionale in una logica di complementarietà con i fondi per la nuova programmazione 2021-2027 (evitando sovrapposizioni); completare rapidamente gli strumenti per la nuova programmazione dei fondi strutturali 2021-2027, prevedendo risorse importanti per il sostegno degli investimenti delle imprese, oggi impegnate nelle transizioni produttive in corso; Recuperare risorse regionali per anticipare alcune misure della programmazione dei fondi comunitari, con particolare riferimento ai progetti su ricerca e innovazione delle imprese; avviare un progetto di riorganizzazione della normativa regionale che disciplini l’attività delle imprese, partendo dalla riforma della legislazione in materia di incentivi alle imprese e da una analisi delle principali criticità delle norme regionali in tema ambientale; lavorare ad un piano regionale per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, che promuova risposte concrete anche per i rifiuti speciali delle imprese, sfruttando al massimo le possibili sinergie tra pubblico e privato; e promuovendo la realizzazione degli impianti necessari e tecnologicamente appropriati, sulla base delle indicazioni comunitarie in materia; rifare la legislazione urbanistica regionale, che ha denotato molte criticità fin dall’inizio, tanto da comportare la necessità di intervenire con ben 19 modifiche nel tempo. E’ indispensabile semplificarne la strumentazione, basata oggi su modelli ridondanti e ripetitivi che non sono in grado di seguire la continua evoluzione del tessuto urbano e le esigenze delle imprese; la sicurezza sul lavoro deve diventare l’obbiettivo principale di imprese, parti sociali e Regione, con la messa a disposizione di strumenti che favoriscano la diffusione della cultura della sicurezza e l’adozione in azienda di misure tecniche e organizzative di prevenzione.

“Per Confindustria Toscana – ha spiegato il Consiglio di presidenza – non è accettabile che si muoia sul lavoro; per questo ci impegneremo con le imprese per migliorare la cultura e la formazione per la sicurezza, da effettuarsi direttamente nelle aziende”.

A Bigazzi gli auguri di buon lavoro del Governatore toscano Eugenio Giani che sottolinea l’importanza dell’auspicio del neo presidente degli industriali toscani  “di un impegno coordinato tra istituzioni, imprenditori e forze sociali di fronte alla grande sfida del Pnrr. E’ questo il passaggio cruciale per il futuro della Toscana e da Confindustria, grazie anche ad una guida nel segno dell’unità, potrà venire un contributo decisivo”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.