Nardella assessore all’urbanistica senza scadenza

Dario Nardella, nella sua nuova veste di assessore all'urbanistica, alla Fondazione Architetti

Prima uscita pubblica del sindaco nella sua nuova veste dopo l’affaire Del Re. “Ho avuto un mandato per portare fino in fondo il programma di governo che ci siamo dati. Ultimi 15 mesi di sindacatura decisivi

“Ai fiorentini credo non interessino le polemiche della politica ma i fatti. Ho avuto un mandato da sindaco, per due volte eletto al primo turno a maggioranza assoluta, per portare fino in  fondo un programma di governo ed è su questo che mi devo concentrare e devo richiamare l’impegno e l’attenzione di tutti i  miei collaboratori: ed è questo che farò fino all’ultimo giorno del mio mandato perché i fiorentini hanno stretto con me un patto di governo e di fiducia ed è a loro che rispondo”.

Prima uscita pubblica del sindaco Dario Nardella in qualità di assessore all’urbanistica dopo l’affaire Del Re e la cacciata dalla Giunta della “Regina delle preferenze” a causa delle sue dichiarazioni circa un ritorno dell’idea di passaggio della tramvia da Piazza Duomo. Delega quella, all’urbanistica, che almeno per il momento il sindaco non ha alcuna intenzione di voler affidare ad altri perché dice la priorità resta di portare a termine il cambiamento del volto di Firenze iniziato nove anni fa. “Si va avanti – ha sottolineato a margine del primo dei quattro incontri promossi da Comune e Fondazione Architetti per presentare il nuovo POC -, vedremo quelle che sono le esigenze ma io non intendo darmi una data di scadenza. La mia amministrazione ha dato una visione univoca di Firenze, ha trasformato in questi nove anni il volto della città: pensiamo alle tramvie  e a come hanno cambiato le abitudini, il modo di muoversi dei cittadini, la stessa conformazione urbana dei quartieri. Firenze ha cambiato volto anche dal punto di vista della qualità dei servizi e della vita. Oggi prima in Italia come investimento pro capite sulla cultura, 119 euro a cittadino, nella transizione digitale, sulla carbon neutrality. Firenze oggi è più forte di 20 anni fa, più dinamica e socialmente più compatta e inclusiva”.

Quanto alla verifica di maggioranza “ è andata molto bene, ho ringraziato tutta la maggioranza per il sostegno compatto arrivato sulla prosecuzione del lavoro. Noi non dobbiamo minimamente cadere nella tentazione di alimentare polemiche politiche perché questo non interessa ai cittadini. Io sono qui per rassicurare i miei cittadini, le imprese, i lavoratori, gli stakeholder, le istituzioni della mia città che non perderemo un minuto di energia se non per portare in fondo il programma di governo, quello per il quale sono stato eletto. Il sindaco per contratto deve affrontare momenti complicati. Non ricordo momenti facili e distesi da quando faccio  questo “mestiere”. Fa parte della vita della città però ciò che conta saper essere il punto di riferimento per la propria comunità e soprattutto sapere guidare una città verso un orizzonte ambizioso di cambiamento”.

Martedì prossimo Nardella convocherà una giunta programmatica con assessori, dirigenti tecnici e i cinque presidenti dei quartieri per dare lo slancio finale agli ultimi 15 mesi di sindacatura. “Non possiamo perdere nemmeno un giorno – dice ancora – e dobbiamo guardare avanti compattando tutto il gruppo dirigente della città. C’è molto lavoro da fare. Un sindaco non deve essere solo un buon amministratore e gestore dei servizi della città ma deve essere capaci di dare alla città una visione che guardi lontano perché se non hai un orizzonte non puoi fare nemmeno il primo passo. Dobbiamo pensare a cosa sarà la Firenze del 2050 con tante sfide dirimenti, epocali come la lotta al cambiamento climatico, alle diseguaglianze sociali, la rigenerazione urbana di interi quartieri. Quello che per me conta oggi è condividere una visione politica: un’anima da dare alla nostra città per questi 15 mesi che ci rimangono: 15 mesi che sono la cerniera fra questi anni di governo e i prossimi che verranno”.

Intanto una prima buona notizia è arrivata: ieri il Coni ha dato disco verde alla fase finale di progettazione del restauro dello stadio Franchi. Lunedì potrebbero esserci novità anche per quanto riguarda la gara di affidamento dei lavori.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.