Nardella lancia Giachi e Vannucci per le Regionali

“Oggi è il momento di fare una scelta di campo: o si sta da una parte o dall’altra”. In caso di successo scatterebbe un importante rimpasto di Giunta. E regala ai due candidati un cornetto anti-sfortuna

Cristina Giachi

“Pubblicamente dico ai miei concittadini che alle Regionali voterò convintamente per Cristina Giachi e Andrea Vannucci, perché credo che la buona amministrazione che abbiamo dimostrato qui in città possa essere utilissima alla Toscana. E’ un pensiero che liberamente esprimo davanti ai miei cittadini perché credo che oggi sia il momento di fare delle scelte, e lo dobbiamo fare perché teniamo alle nostre città e alla nostra regione”. Lo ha detto Dario Nardella intervenendo al Caffé letterario delle Murate alla conferenza stampa di presentazione di Giachi e Vannucci, vicesindaco a protezione civile e casa e candidati del Pd sul collegio di Firenze: in caso di elezione il primo cittadino dovrà pensare anche a un rimpasto importante di giunta, mentre se le cose non dovessero andare bene si aprirebbe un problema politico non di poco conto. Sarà anche per questo forse che ai due ha portato un paio di cornetti anti-malocchio nella migliore delle tradizioni napoletane.

“Lancio un appello ai toscani e ai fiorentini – ha proseguito Nardella – perché anche coloro che in passato hanno scelto altri schieramenti, penso a M5s e alle liste della sinistra alternativa, possano questa volta votare per la Toscana dell’Europa, per la Toscana dei valori democratici e riformisti, contro qualunque pericolosissimo rischio di un governo conservatore ed estremista di destra in questa regione. A questi elettori dico: questa volta fate una scelta di campo, perché in Toscana in questo momento o si sta da una parte o dall’altra, o si sta a favore dell’Europa o contro; o si sta a favore dei diritti, o contro; o si sta per la sanità pubblica e le politiche sociali, o per una sanità privata e per l’individualismo”.

Da sinistra: Giachi, il candidato presidente del centrosinistra Eugenio Giani, il sindaco Dario Nardella e Andrea Vannucci

La candidatura alle Regionali per Cristina Giachi è una scelta “che investe di entusiasmo e di passione una competizione che sarà determinante. Crediamo che il progetto della buona amministrazione di Firenze debba andare al servizio della Toscana e in questo modo di poter contribuire decisamente alla vittoria del centrosinistra e del nostro candidato Eugenio Giani”. In Regione porterà subito una proposta concreta: “Vorrei – ha spiegato – che ogni bambino e ogni bambina toscani avessero un posto all’asilo nido. Siamo lontani da questo risultato, ma non è irraggiungibile, e con l’investimento del Recovery fund si potranno riadattare le strutture, si potranno costruire nuovi asili nidi e si potranno implementare nuove gestioni. Si creerà lavoro per tanti giovani educatori ed educatrici, si darà una risposta al bisogno delle famiglie di servizi educativi, aiutando soprattutto l’occupazione femminile, e si comincerà a costruire l’educazione dei piccoli toscani”.

La buona amministrazione al servizio della Regione Toscana” è anche l’idea di fondo per Andrea Vannucci. Tra gli obiettivi, in particolare, l’impegno per il diritto alla casa: “Dobbiamo fare in Regione – ha spiegato – quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo in questi anni a Firenze: non soltanto lavorando sull’edilizia residenziale pubblica, ma anche cercando di innovare il meccanismo privatistico di rapporto tra locatore e locatario, tra chi affitta e chi cerca casa. La partita vera non è tra Giani e Ceccardi, ma tra chi aspira a impiegare sul territorio le risorse che stanno arrivando dall’Unione europea, e chi quelle risorse non le ha volute. Io sostengo Eugenio Giani e invito a votare per lui chi pensa che la Toscana debba avere davanti una stagione di investimenti e crescita. Sarà questo il vero voto utile per la Regione”. E Giani si materializza verso la fine dell’incontro stampa dispensando a tutti sorrisi e pacche sulle spalle.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.