Nardella: “L’unico stadio possibile è il Franchi”

Nuova linea della tramvia, mega parcheggio, volumi a destinazione commerciale nella delibera che cambierà il volto di Campo di Marte e pone le condizioni per il restyling dello stadio. Nardella: “Il dado è tratto”. E alla mercafir adesso si pensa a un polo tecnologico e di ricerca

La nuova linea della Tramvia da Piazza Libertà a Rovezzano che fermerà a pochi metri dal Franchi, un mega parcheggio nell’area ferroviaria adiacente a via Campo d’Arrigo che risolverà in maniera definitiva il problema della sosta selvaggia nel quartiere durante le partite casalinghe della Fiorentina e la previsione di volumi a destinazione commerciale che serviranno a rendere sostenibile (appetibile?) per il privato l’investimento sullo stadio.

Nardella durante la conferenza stampa nel Cortile di Michelozzo

Sono le linee guida della delibera di indirizzo approvata oggi dalla Giunta per la riqualificazione dell’area di Campo di Marte e porre le condizioni  per il restyling dello stadio Artemio Franchi. I contenuti sono stati illustrati dal sindaco di Firenze Dario Nardella, accompagnato dal presidente del Q2 Michele Pierguidi e dagli assessori all’urbanistica Cecilia Del Re e allo sport Cosimo Guccione, nel corso di una conferenza stampa svoltasi all’interno del Cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio al termine della commemorazione della Liberazione della città avvenuta l’11 agosto di 76 anni fa.

A tutto ciò si aggiungeranno gli emendamenti in discussione in questo momento a Camera e Senato per rendere meno stringenti i lacci sugli impianti sportivi vincolati e lasciare così al privato una ulteriore mano libera per quanto concerne le modifiche all’impianto stesso.

Cecilia Del Re accanto al sindaco Nardella

Basterà per convincere il Patron viola Rocco Commisso della bontà delle intenzioni dell’Amministrazione e a non farlo scappare verso altri lidi come soltanto qualche giorno fa aveva paventato nel caso in cui la burocrazia avesse continuato a frapporglisi? A Palazzo Vecchio se l’augurano, tanto che Nardella risponde un po’ contrariato alla domanda. “Questo – dice – dovete chiederlo a lui. Noi stiamo facendo tutto il possibile per realizzare tutte le condizioni. Le cose di cui stiamo parlando sono molto concrete e siamo pronti a esaminare tutte le opzioni giuridiche per arrivare a questa conclusione”.

L’operazione però andrà avanti in tutti i modi e dunque il volto di Campo di Marte in futuro è destinato a cambiare decisamente anche se si sottolinea che tutte le strutture sportive presenti nell’area (Stadio Ridolfi, Campo Padovani, stadio del baseball ecc.) resteranno al loro posto. Diverso invece è il discorso dei Campini che potrebbero invece rientrare nella parte a volume commerciale. Un’altra parte commerciale verrebbe ricavata all’interno del Franchi e un’ulteriore spazio potrebbe trovare la sua sistemazione in un’area diversa da quella di Campo di Marte. Ma tutto questo discorso, precisa ancora il primo cittadino fiorentino, dovrà essere verificato tecnicamente e dopo sottoposto al quartiere attraverso un percorso partecipato.

Contestualmente viene abbandonata l’ipotesi Mercafir dato che non sono arrivate al riguardo proposte concrete. Nelle intenzioni dell’Amministrazione l’idea per quel sito adesso sarebbe di dare vita a un quartiere dedicato alle nuove tecnologie, ai giovani e alla ricerca. “L’unica soluzione per lo stadio a Firenze – ribadisce Nardella – è il Franchi e su questo concentreremo tutte le nostre energie. Potremo lavorare direttamente con il Piano operativo del Comune che dovrà essere approvato entro e non oltre giugno prossimo, senza bisogno di una variante urbanistica”.

Che poi conclude: “Le attività commerciali (oppure direzionali o con altre destinazioni economiche) sono previste sia dentro il nuovo stadio che subito fuori o in altre aree della città. Il nostro obiettivo è non ridurre le aree verdi ma, anzi, di preservare quelle esistenti e di superare una volta per tutte il fenomeno del parcheggio selvaggio, che si verifica in occasione delle partite. Settembre sarà il mese cruciale: sapremo se il ministero dei Trasporti finanzierà la tramvia, se gli emendamenti per il restauro degli stadi vincolati saranno approvati dal Parlamento e se ci sarà la riunione con Sistemi urbani per capire se possiamo realizzare il parcheggio. Per noi il dado è tratto”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.