Nardella: “Normale operazione l’ingresso in giunta di Iv”

L'intervento del sindaco Nardella in Consiglio

Il sindaco liquida con poche battute l’entrata dei renziani con Titta Meucci nonostante il gruppo non abbia rappresentanti in Consiglio. E preferisce  concentrarsi sulla questione Covid che ammette preoccupato “E’ seria”. Solidarietà ai vigili per la nuova aggressione subita

Titta Meucci

L’entrata  in Giunta di Italia Viva? Per il sindaco Dario Nardella è una semplice operazione fra gruppi che già stanno insieme a livello nazionale. E poco importa se il partito di Matteo Renzi un proprio rappresentante  in Consiglio Comunale non ce l’ha. Quello che conta è replicare l’accordo, non proprio fotocopia ma abbastanza  simile, già andato in scena anche in Consiglio regionale che ha portato i vivaisti a occupare le poltrone di Vice presidenza della Regione e assessore all’agricoltura con Stefania Saccardi. Pace poi se i cittadini quel partito non l’hanno votato perché alle amministrative non si è presentato, in fondo si tratta soltanto di un particolare di scarso conto. Dunque benvenuta a Titta Meucci che fra le tante altre deleghe dovrà occuparsi di un settore delicato come i lavori pubblici (“Mi sembra di non essere mai andata via da Palazzo Vecchio” ha detto ieri poco prima della proclamazione), alla neo vicesindaco Alessia Bettini e alla ormai ex capogruppo Pd Benedetta Albanese ora responsabile di sicurezza, casa, lavoro, formazione e pari opportunità.

Un “frame” del video in Piazza Repubblica

Archiviata la pratica nuovo esecutivo il primo cittadino fiorentino è passato direttamente alla questione Covid che ha ammesso essere “seria”. Prima però un passaggio accorato di solidarietà verso i vigili urbani per il nuovo episodio di aggressione a cui sono stati sottoposti culminato poi con il linciaggio mediatico attraverso i social. “Sono vicino agli agenti, donne e uomini, che si stanno impegnando con il massimo delle energie e della dedizione e che sono stati oggetto in queste ore di un vero e proprio linciaggio mediatico solo perché hanno cercato di far rispettare le regole verso una persona che si rifiutava chiaramente di indossare la mascherina. A Firenze non c’è nessun tipo di militarizzazione: i nostri agenti si comportano con grande buonsenso, ma è chiaro che di fronte a ripetute insistenze e resistenze a indossare la mascherina, misura fondamentale per la salute dei cittadini, gli agenti devono intervenire. Perché se vince la regola di chi alza la voce e di chi si rifiuta di applicare queste regole, allora noi non gestiamo più niente”. La donna al centro dell’episodio avrebbe poi annunciato, attraverso i propri legali (?), l’intenzione di sporgere querela contro i vigili.

Tornando a bomba sul Coronavirus Nardella ha ricordato che dall’inizio del lockdown sono stati 25mila i controlli effettuati dagli agenti, ma ora con il nuvo Dpcm bisognerà ridiscutere tutto. E subito annuncia che le ordinanze che istituivano le “zone rosse” a Sant’Ambrogio e in Piazza Repubblica, oltre al contingentamento di Piazza Santo Spirito, a causa della mala movida sono superate del Decreto governativo. Il sindaco ha poi rivolto un  invito a Roma a fare presto, perché “la crisi è ora, la risposta deve essere ora”. Per dare un sostegno concreto, dal bilancio Palazzo Vecchio è riuscito a trovare 1,5 milioni di euro: metà serviranno per il bonus bebè, gli altri 500mila per gli artigiani e i commercianti”.

Dal primo novembre poi stop alla rimozione delle auto per la pulizia delle strade, mentre il Comune aumenterà lo smartworking. Un plauso infine alla decisione del presidente della regione Eugenio Giani di stanziare 4 milioni di euro per noleggiare un centinaio di bus privati e venire incontro cosi alle esigenze del trasporto pubblico riferito soprattutto agli studenti evitando così i sovraffollamenti. “Nella provincia di Firenze – ha detto preoccupato – siamo passati da 277 casi positivi del 22 ottobre fino agli attuali 679. Stamattina (ieri ndr) è stato sfondato il tetto di 2.000 casi in tutta la Toscana. Questo significa che ci troviamo in una situazione di allerta che sta mettendo molto sotto pressione gli ospedali, dove si stanno esaurendo tutti i letti Covid di terapia intensiva. Ho parlato con il direttore dell’ospedale di Careggi e con il direttore dell’Asl di area fiorentina: metteranno a disposizione ulteriori posti”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.