Nardella risponde a Commisso: “Mercafir non è mia, devo fare gli interessi della città”

Intanto la Giunta dà il via libera definitivo alla variante per il nuovo stadio e il nuovo mercato a Novoli che adesso dovrà passare al vaglio del Consiglio

Dario Nardella con il nuovo comandante della Municipale Giacomo Tinella

La Mercafir non è di Dario Nardella. Se fosse casa mia, mi siederei a un tavolo e farei un negoziato con Commisso. Ma io sono il sindaco di Firenze, devo rispettare le leggi e fare gli interessi pubblici della città. Se non facessi questo andrei in galera. Da grande tifoso e sindaco sono pronto a fare tutto per la Fiorentina tranne che andare in galera”.

A margine della conferenza stampa per la presentazione del nuovo Comandante della Municipale Giacomo Tinella, il primo cittadino fiorentino ne approfitta per rispondere al fuoco di fila di domande sul nuovo stadio della Fiorentina: e in particolar modo sull’aiuto chiesto dal Patron Viola alla politica durante l’incontro con i giornalisti di mercoledì nella sala stampa dell’Artemio Franchi in cui, tra le altre cose, aveva espresso un forte disappunto per la valutazione di 22 milioni di euro dell’area tanto da adombrare anche la possibilità di una non partecipazione al bando di gara che dovrebbe essere pubblicato tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.

Un momento della conferenza stampa di Commisso allo stadio Franchi

“Per quanto riguarda la valutazione dell’area – spiega Nardella – noi abbiamo applicato le leggi e l’abbiamo affidata a una commissione tecnica. Detto ciò ci sono tanti altri margini, entro la legalità al di fuori della stima della Mercafir, che si possono utilizzare per venire incontro al soggetto privato che vuole realizzare lo stadio ma questo lo stiamo già facendo. Abbiamo creato una task force che ogni settimana si riunisce con i tecnici. Abbiamo intenzione di dare una mano alla Fiorentina nel rispetto delle leggi perché aiutando la Fiorentina aiutiamo anche Firenze e magari aiutiamo i viola anche a vincere qualche partita”.

Intanto la Giunta ha dato il via libera definitivo alla variante per la realizzazione del nuovo stadio e del nuovo mercato ortofrutticolo nell’area Mercafir, che ora passa all’esame del Consiglio. Il provvedimento, presentato dall’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, è stata approvato oggi dopo l’adozione avvenuta in Consiglio comunale il 25 novembre scorso. La variante specifica quattro punti: l’aspetto patrimoniale dello stadio, la modalità attuativa del comparto nord, l’attribuzione della capacità edificatoria e delle relative destinazioni d’uso a ciascun comparto e le condizioni di accessibilità dell’area.

Nardella comunque cerca di evitare qualunque tipo di frizione anche se la tensione, e forse anche l’irritazione, dopo le parole di Commisso sono ancora abbastanza palpabili. “Il rapporto con la Fiorentina – dice ancora – è eccellente, di grande collaborazione e rispetto. Noi siamo sempre stati e continueremo ad essere disponibili a dare tutte le risposte che servono sui metri quadrati, sugli ettari, sull’Imu, sui volumi, sulle autorizzazioni, sulle procedure. Capisco che per chi è abituato al sistema americano venire in Italia è un po’ un trauma rispetto alla burocrazia, al fisco, alle leggi. Come sindaco però devo rispettare le leggi come le devono rispettare tutti, e devo farle applicare per dare comunque alla città uno stadio nuovo”.

Nardella ha poi annunciato la presentazione, nei prossimi giorni, agli operatori mercatali del masterplan per la nuova Mercafir che è già stato approntato ribadendo comunque la disponibilità a valutare “qualunque proposta concreta e valutabile che ci arrivi dalla Fiorentina. Nel frattempo andiamo avanti sulla strada (di cui la Fiorentina è informata) di realizzare un nuovo stadio alla Mercafir”.

Ma non ha gradito l’esternazione dell’imprenditore italo americano sulle condizioni del Franchi definito “una porcheria”. “Sullo stadio – conclude – c’è una convenzione per la quale la gestione è di competenza della Fiorentina. Quindi spero che Commisso lo possa far gestire meglio dai suoi: in quanto a noi come comune faremo la nostra parte ancor meglio di prima. Noi spendiamo quasi 500mila euro l’anno di soldi dei fiorentini per la manutenzione straordinaria di una struttura che ha quasi novant’anni di vita, poi bisogna capire cosa si intende per porcheria. Non mi interessa fare polemica con Commisso né con la Fiorentina: ho grande rispetto del patron viola e di Joe Barone che sta facendo un lavoro eccellente. Da tifoso spero che la Fiorentina vinca qualche partita, da sindaco rispetto le leggi perché Firenze possa nel più breve tempo possibile avere il suo nuovo stadio”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.