Nardella scrive ai sindaci di Kiev e Mosca

Il sindaco di Kiev (al centro) con Dario Nardella il 10 marzo scorso in occasione della donazione della statua raffigurante il poeta ucraino Taras Shevchenko

“Mi rivolgo a voi perché possiate farvi promotori del nostro comune appello alla pace e favorire l’apertura immediata di un negoziato di pace”

Il sindaco Dario Nardella ha inviato oggi una lettera ai sindaci di Kiev, Vitalij Klitschko, e di Mosca, Sergej Semënovič Sobjanin. “Vi scrivo mentre ha appena preso avvio il Mediterranean Mayors’ Florence Forum alla presenza di più di 60 sindaci delle principali città che si affacciano sul Mar Mediterraneo – ha scritto il sindaco -. Da Istanbul ad Atene, da Sarajevo a Amman, da Izmir a Gerusalemme, da Roma a Tirana, da Zagabria a Beirut, da Belgrado a La Valletta, da Marsiglia a Tel Aviv tutti insieme abbiamo iniziato i nostri lavori con un minuto di silenzio in favore delle vittime del conflitto armato che si sta consumando in Ucraina. E tutti insieme chiediamo l’immediata conclusione della guerra”. “Mi rivolgo a voi – continua Nardella – perché possiate farvi promotori del nostro comune appello alla pace e favorire l’apertura immediata di un negoziato di pace. Le città non hanno eserciti, ma sono fatte per vivere di pace e per la pace. Caro Sergej, ti chiedo di fare il possibile perché possa concludersi al più presto questo intervento armato. Caro Vitalij, ti sono vicino in queste ore difficilissime”.

Il sindaco, alla ripresa dei lavori del forum nel pomeriggio, ha fatto ascoltare alla platea un messaggio audio ricevuto proprio dal sindaco di Kiev, città gemellata con Firenze. “Grazie dei tuoi messaggi Dario. Voglio dirti che siamo un popolo e uno stato pacifici, mai siamo stati aggressivi contro qualcuno, noi vogliamo la pace e quello che stiamo vivendo in queste ore è un incubo. Grazie per il tuo supporto. Speriamo che tutto si risolva presto”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.