Nardella: “Vogliamo fare dell’Arno un centro di vita”

Presentato il progetto del Parco Lineare: tra le soluzioni più suggestive un ponte pedonale sulla pescaia da San Niccolò a lungarno della Zecca

Una suggestione per il momento. Emozionante, anche se bisognerà capire i tempi di realizzo (“un progetto di mandato, da traguardare in cinque anni”) e soprattutto quanto potrà costare perché su questo capitolo il sindaco Dario Nardella non si è sbilanciato oltre un generico “diversi milioni di euro. Ma resta il fascino di dare una nuova anima al fiume e di trasformarlo in una risorsa non solo ambientale ma sociale, culturale, turistica e anche ‘trasportistica’.

Da sinistra: Ernesto Bartolini dello Studio Rogers e l’architetto Stephen Spence

Una idea non nuova che risale ancora al 1983 e all’architetto Richard Rogers il quale regalò al Comune uno studio a cui collaborò anche l’architetto Claudio Cantella. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e l’idea è sempre tornata di attualità restando però fino ad adesso un bel sogno nel cassetto. Ora questo sogno Nardella è intenzionato a realizzarlo con il “Parco lineare dell’Arno”, lavoro affidato allo studio Rogers su cui sarà strutturato il progetto del Comune, che è stato presentato a Palazzo Vecchio dal primo cittadino fiorentino, dall’architetto Stephen Spence e da Ernesto Bartolini dello Studio Rogers.

E che il progetto sia particolarmente ambizioso lo dimostrano per esempio le soluzioni temporanee, stagionali, quindi galleggianti, leggere e rimovibili in breve tempo in caso di piene. Oppure le strutture ancorate al fondale o fisse. Ma sono solo alcuni dei concetti presentati e a loro modo rivoluzionari. Inoltre l’idea dello studio Rogers sarebbe quella di collegare il Parco Lineare alla rete tramviaria. Non solo: sviluppandosi in tutta l’area comunale, dal centro alle periferie, il Parco risulterebbe come una grande opportunità per gli spostamenti sostenibili delle le persone: “immaginate una passeggiata lungo il corso d’acqua dalle Piagge al centro di Firenze” dicono ancora gli architetti.

L’Arno, dunque, come nuovo modo per collegare il lato della città (tra passerelle, strutture o andando semplicemente a pavimentare le parti del fiume che già affiorano) e come “nuova piazza”: un luogo pubblico adatto per eventi culturali, connettere la città e delocalizzare i flussi turistici offrendo ai visitatori percorsi nuovi che decongestionerebbero alcuni luoghi del centro storico.

In questa ottica una delle soluzioni più suggestive arriva dal ponte pedonale da realizzare sulla pescaia tra San Niccolò e il lungarno della Zecca. Anche qui vengono proposte tre soluzioni: una struttura galleggiante per 3 mesi l’anno come una grande zattera, un ponte rimovibile lungo la pescaia per 6 mesi l’anno, unponte fisso permanente e vivibile come una terrazza sulla città.

Vogliamo fare dell’Arno un centro di vita, riportare il nostro fiume ad essere il cuore di Firenze – dice Nardella – come succede in altre importanti città d’Europa”. E lancia un sondaggio sui social per tastare le preferenze dei fiorentini. “Che ne pensate? Nel caso quale preferireste?”, chiede. Ecco le tre possibilità qui sotto nella galleria delle immagini.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.