Nasce alle Murate la Casa delle Donne, spazio “osmotico” d’incontro e confronto

Sarà gestita dall’Associazione temporanea DoMo che raccoglie alcuni sodalizi della Rete Informadonna. Albanese: “Luogo di promozione sociale e culturale che offre occasioni di informazione, riflessione e scambio di esperienze”

Nasce a Firenze, nel complesso dell’ex carcere delle Murate, “La Casa delle Donne”: sarà uno “spazio osmotico” in cui le tante realtà associative legate ai diritti lavoreranno insieme incrociando le loro esperienze e realizzando attività di valore per le donne fiorentine. “Un’idea nata durante il Festival dei Diritti che abbiamo subito condiviso. Un luogo, la Casa delle Donne, che mancava a Firenze e a cui oggi, dopo un costante confronto con le associazioni, diamo vita insieme.” ha detto l’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese che aggiunge: “La Casa delle Donne di Firenze è finalmente una realtà, sarà un luogo di incontro e confronto per le associazioni cittadine, al pari di quello che già esiste nelle grandi città, e sarà un punto di riferimento per la città, uno spazio fisico aperto, informale e accogliente dove le realtà del territorio metteranno a disposizione le esperienze e competenze per offrire servizi e attività, rivolte principalmente alle donne della città, di ogni età e nazionalità, favorendo così anche un proficuo networking volto alla valorizzazione reciproca”. 

L’assessore ai Diritti e pari opportunità Benedetta Albanese

La Casa delle Donne sorgerà in Via delle Vecchie Carceri, Modulo 6, dentro il Complesso delle Murate: uno spazio di circa 120 metri quadrati. A gestirla sarà l’associazione temporanea DoMO (donne in movimento per i diritti) composta da alcuni sodalizi della Rete Informadonna, ed in particolare da Nosotras APS, CO-CO ODV e Le Curandaie APS. “Pensiamo possa diventare il punto di riferimento e di incontro per tutte le persone, senza discriminazione di nessun tipo, che intendano allearsi per generare sinergie necessarie alla promozione di una comunità coesa e inclusiva” ha aggiunto Albanese. “Un luogo di promozione sociale e culturale che offre occasioni di informazione, riflessione e scambio di esperienze, in uno spazio appositamente dedicato che, in rete con altre Associazioni, del territorio ma anche di dimensione nazionale e internazionale, che si impegnano in lotte comuni e che condividono gli obiettivi per promuovere talenti, garantire accesso e pari opportunità e valorizzare i saperi femminili, per contrastare solitudine, emarginazione ma anche violenza di genere. Sarà un luogo che promuove e favorisce attività legate al cambiamento culturale, alla sensibilizzazione e prevenzione di ogni tipo di violenza e discriminazione per sesso e/o orientamento sessuale; in primis favorendo l’intreccio delle storie e culture diverse che abitano la nostra città”. La casa dello donne ospiterà progetti di natura culturale, artistica, educativa, formativa, sociale e di aggregazione e di socializzazione. 

“Felici di poter vedere realizzato un cammino partecipato – concludono le associazioni dell’Ats DoMo, Nosotras Onlus, Spazio Co-Co e Le Curandaie – che vuole mettere al centro della cultura della città le donne, protagoniste di un percorso di confronti che scardinerà i pregiudizi che ancora oggi ci dipingono come peggiori nemiche. Siamo entusiaste di poter cominciare questa nuova avventura per le nostre realtà associative ma anche per la città tutta.”

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.