Nuovo strappo di Italia Viva al Pd: Felleca non vota l’aumento della tassa di soggiorno

Nella foto di repertorio, Barbara Felleca interviene in Consiglio dietro il sindaco Nardella

“Così si rischia di penalizzare un settore già duramente colpito da pandemia e aumento dei costi. Ci voleva un confronto a monte, come si fa fra le forze di una maggioranza”

Prima lo strappo in Consiglio, dove pur avendo votato a favore dell’adozione del Piano Operativo Comunale ha risposto no invece ai 22 punti dell’Ordine del Giorno targato Pd che presentava modifiche al POC. Adesso il nuovo scontro questa volta, sull’aumento della tassa di soggiorno. E così si aggiunge una nuova puntata all’ormai braccio di ferro continuo che vede protagonista da una parte i Renziani di Italia Viva e dall’altra la pattuglia Dem a Palazzo Vecchio.

Barbara Felleca (IV-Terzo Polo)

Scenario questa volta la riunione della commissione bilancio riunitasi ieri proprio sull’aumento del balzello che la Giunta Nardella ha in animo di chiedere ai turisti che verranno a visitare la città: facendo due conti circa 20 milioni di euro in più l’anno, con una previsione di 10 euro a testa. Dopo che in giunta l’assessora renziana Titta Meucci aveva votato la scelta ma facendo mettere a verbale «le proprie perplessità», Barbara Felleca, consigliera di Italia Viva e vicepresidente del Consiglio comunale, si è alzata lasciando i lavori della commissione al momento del voto sulla delibera. “Manteniamo la nostra coerenza – ha poi chiarito – perché dallo scorso dicembre abbiamo chiarito che anche solo ipotizzare un aumento dell’imposta di soggiorno avrebbe rischiato di penalizzare un settore già duramente colpito dalla pandemia e dall’aumento dei costi. Manteniamo la nostra responsabilità di forza di maggioranza, votando oggi in Commissione 1 due delle tre delibere collegate al bilancio. Non poteva però esserci voto favorevole rispetto ad un tema, quello dell’imposta di soggiorno, sul quale doveva esserci un confronto a monte, come deve avvenire tra forze di maggioranza”.

Poi l’attacco durissimo verso il Pd che aveva parlato di Italia viva come di “una forza che sembra di maggioranza”. “A chi del PD – conclude – ci imputa, oggi, poca coerenza, visto il voto favorevole in Giunta di Italia Viva all’aumento dell’imposta di soggiorno, direi di rileggere attentamente l’ordine del giorno depositato e votato ieri dal PD, che mi pare poco coerente con alcune previsioni del Piano Operativo, votato nella stessa seduta. Ed al capogruppo del PD che addita Italia Viva come una forza che “sembra” di maggioranza, dico che coerenza e responsabilità sono patrimonio di chi sa sostenere con ragionevolezza ed a viso aperto le proprie posizioni, peraltro note da tempo a tutti; non altrettanto posso dire per quel partito, costretto ad interrompere una votazione in corso impedendo di fatto la costituzione del Collegio dei Garanti, e a poche ore dal voto sul Piano Operativo smentire le dichiarazioni sul passaggio della tramvia al Duomo di quello stesso Assessore”.  

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.