I Rossi non saranno in piazza Duomo. Pierguidi: “Mancanza di rispetto per Firenze”

Una fase concitata di una delle tante sfide tra Rossi e Bianchi

Durissima la replica del Presidente del Calcio Storico dopo la decisione di non partecipare domenica 4 aprile al sorteggio delle partite in Piazza Duomo e allo Scoppio del Carro. “In passato non sono mancati ricatti e prese di posizione clamorose, ma non hanno mai avuto ascolto e non lo avranno adesso”

I Rossi in azione (Foto presa da Facebook)

I Rossi di Santa Maria Novella, vincitori della ultima edizione disputata prima dello stop a causa del Covid, non saranno in Piazza Duomo domenica 4 aprile per lo Scoppio del Carro e per il sorteggio delle partite del Calcio Storico nella speranza che l’emergenza pandemia quest’anno possa consentire lo svolgimento della rievocazione. La decisione, clamorosa, è stata affidata a una lunga nota firmata dal consiglio direttivo presieduto da Massimo Arcidiacono. “Crediamo che farlo ripartire in un momento storico come questo sia non solo sbagliato, ma anche irrispettoso nei confronti di quei cittadini che in questo momento hanno bisogno di ben altro”. Ma al di là di questa motivazione ci sarebbe anche dell’altro. E l’altro si riferisce alla decisione di prorogare l’udienza della Commissione Disciplinare d’Appello per le squalifiche del 2019 la cui riunione è fissata per il 19 aprile. “Discuterne soltanto dopo lo scoppio del carro – sostengono ancora i Rossi – non solo è un errore, ma può dare adito a diverse interpretazioni sulla decisione della commissione”. ,

Michele Pierguidi

Immediata e durissima le replica di Michele Pierguidi, Presidente del Calcio Storico Fiorentino e consigliere delegato del Sindaco alle Tradizioni popolari che parla di un fatto di grande gravità l’assenza in Piazza Duomo domenica 4 aprile e di profonda mancanza di rispetto verso una delle tradizioni più antiche della città. “Celebrare lo Scoppio del Carro e il Sorteggio del Calcio Storico in piazza – attacca inviperito – è un risultato fino a poche settimane fa inimmaginabile. In tantissimi si sono dati da fare e lavorano perché questo sia possibile in totale sicurezza. È quello che ci è mancato lo scorso anno ed è davvero un segno di speranza che si lega alla nostra tradizione più antica. È una conquista così grande che non possiamo permetterci di vanificarla perché qualcuno vuole metterla sotto scacco. L’assenza dei Rossi è una mancanza di rispetto per Firenze e per i fiorentini, e per quello che rappresentiamo nel mondo”.

Pierguidi sottolinea anche che il Calcio Storico negli anni è molto cresciuto diventando un evento apprezzato e conosciuto a livello mondiale e soprattutto nella considerazione della città, nell’attenzione, nel seguito e nell’amore da parte dei fiorentini. “Il Calcio Storico – aggiunge – è di tutta Firenze, non è di pochi o di qualcuno, e proprio per questo non può sottostare a nessun tipo di ricatto. Nel Calcio Storico non sono mancati ricatti e prese di posizione clamorose. Ma il successo che oggi riscuote è arrivato proprio perché in nessun caso questi tentativi hanno avuto ascolto. E non ne avranno nemmeno stavolta”. E conclude ricordando anche che la data della seduta era stata stabilita da tempo e che era stato deciso di aggiornare ogni valutazione al 1° Maggio sperando che la situazione pandemica poi consentisse di poter effettuare le partite naturalmente con tutti i protocolli di sicurezza del caso. “Con i Colori abbiamo condiviso la decisione di iniziare a lavorare per il Torneo senza nessun obbligo: se non sarà possibile giocare a Giugno, abbiamo previsto la possibilità di rinviarlo a Settembre, o al prossimo anno se il virus non renderà possibile giocare nel 2021. E questa possibilità è stata prevista anche nel bando per la cessione dei diritti Tv del Torneo. È stata una decisione condivisa, voluta per cercare, proprio in questo momento difficile, di far ripartire la più bella e importante tradizione di Firenze: un obiettivo che, insieme ai Colori, continueremo a perseguire senza dare ascolto alle bizze di chi vuole ri-ghettizzare il Calcio Storico”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.