Prato, evade 3 milioni col sistema delle società “apri e chiudi”

Blitz della Guardia di Finanza che ha sottoposto a sequestro preventivo quattro aziende, un immobile e disponibilità finanziarie per 2,2 milioni di euro. Tredici in tutto gli indagati

Un imprenditore in carcere, altri tre interdetti, quattro aziende sottoposte a sequestro preventivo insieme a un immobile e disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 2,2 milioni di euro. E’ il risultato di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Prato che hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale locale. In tutti sono 13 le persone indagate (12 cinesi e un italiano) che avevano messo su un vero e proprio sistema nel cosiddetto settore del “pronto moda” per evadere il fisco grazie al sistema delle imprese “apri e chiudi”, mediante il quale gli imprenditori “di fatto” esercitano attività d’impresa in costante evasione d’imposta, avvalendosi di soggetti economici “di comodo”. Ciascuna di tali imprese, trascorsi pochi anni dal suo avvio, cessava sistematicamente la propria attività con l’insorgere dei primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, al fine di evitare ripercussioni derivanti da procedure amministrative di accertamento: in questo modo l’imprenditore si sarebbe fraudolentemente sottratto al pagamento delle imposte, il cui ammontare complessivo, comprese sanzioni ed interessi, corrisponderebbe ad oltre 3.000.000 di euro, reinvestendo i profitti illeciti nel tessuto economico pratese e acquistando tra l’altro un magazzino del valore di oltre 1 milione di euro.

Nel corso delle indagini, inoltre, è stato scoperto un articolato sistema finalizzato all’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, che ha visto coinvolte 5 imprese localizzate nel distretto industriale. I finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato, hanno ipotizzato nei confronti 13 indagati, a vario titolo, i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.