“Queens & peace”, donne regine e portatrici di pace

Serena Dandini durante la presentazione dell'edizione 2022 de L'Eredità delle Donne a Palazzo Vecchio

Quinta edizione de “L’eredità delle Donne”, il festival diretto da Serena Dandini, con il pensiero rivolto all’Iran e alle proteste che si stanno vivendo in quel paese nel nome di Mahsa Amini

Oltre 50 ospiti dal mondo, attiviste dall’Iran, leader politiche, scienziate, magistrate, scrittrici, direttrici d’orchestra, imprenditrici, voci storiche del femminismo e le nuove femministe della Gen Z. Queste le protagoniste della quinta edizione de L’Eredità delle Donne, il festival sull’empowerment e sulle competenze femminili, con la direzione artistica di Serena Dandini, che si terrà dal 21 al 23 ottobre alla Manifattura Tabacchi e on line su www.ereditadelledonne.eu. La presentazione questa mattina nel Salone de’ Dugento a Palazzo vecchio presenti il sindaco di Firenze Dario Nardella, Serena Dandini, il vicepresidente di Fondazione CR Firenze Jacopo Speranza e Antonella Centra, executive vice president di Gucci. “Queens & Peace”, le donne cioè portatrici di pace, sarà il tema dominante del festival.

Oggi più che mai, in un presente dilaniato da conflitti armati e repressioni sanguinose, segnato dall’incertezza economica e dalle conseguenze della pandemia, la rassegna darà voce a straordinarie figure femminili del nostro tempo e affiderà loro un messaggio di pace, di consapevolezza, di resistenza, di speranza e di bellezza. “Le donne – ha ricordato Dandini – sono le prime vittime di guerra ma sono anche delle grandi e potenti agenti di pace. Naturalmente ci saranno riflettori sulle ragazze iraniane perché stanno portando avanti una rivoluzione incredibile. Avremo ospiti che ci parleranno di ciò che si sta vivendo perché crediamo sia molto importante stare loro accanto e parlare di questa situazione”.

Come ormai d’abitudine ci saranno due serate ideate e condotte da Serena Dandini e tante anteprime italiane nel corso della tre giorni fiorentina che si articolerà in oltre 20 eventi sui temi cruciali dell’attualità. Al centro di questa edizione ci saranno infatti guerra e pace, le proteste in Iran in nome di Mahsa Amini, ma anche potere e leadership, il corpo delle donne e i loro diritti, secolare terreno di battaglia politica. E ancora, nuove generazioni, nuovi femminismi e protagoniste di ieri e di oggi a confronto anche sui temi del lavoro e del mondo che le donne vorrebbero. Venerdì 21 ottobre al Teatro Niccolini (ore 20.30) la prima: “Il paradiso non può attendere” con Orsetta De Rossi, Annalisa Corrado, ingegnere, autrice ed attivista, e il filosofo Emanuele Coccia. Sabato 22 la seconda, ma nella Sala Festa di Manifattura Tabacchi (ore 20.30). “Le valorose. Sante e streghe”  in una galleria di donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese ma pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili. Aprirà la serata, in diretta da Samarcanda, Farian Sabahi, docente di Storia e politica dell’Iran contemporaneo alla John Cabot University Roma. Seguiranno gli interventi di Teresa Cremisi, direttore editoriale di Gallimard e oggi presidente di Adelphi, Maura Gancitano, filosofa e scrittrice, Fernanda Alfieri, ricercatrice in Storia moderna all’Università di Bologna, con la partecipazione della scrittrice Chiara Valerio.

Tanti i nomi internazionali e le protagoniste simbolo della storia del nostro Paese: da Jill Abramson, prima donna a dirigere il New York Times, a Phumzile Mlambo-Ngcuka già direttrice UN Women, prima donna vicepresidente del Sudafrica e nel board di “Chime for Change”, la campagna globale di Gucci a favore dell’uguaglianza e dell’espressione di genere; dal biografo reale di Elisabetta II Matthew Dennison all’ambasciatrice d’Italia negli USA Mariangela Zappia, fino all’ex procuratore aggiunto della Repubblica Ilda Boccassini nella sua prima intervista pubblica dall’uscita del suo libro “La stanza numero 30” (Feltrinelli). E ancora, la direttrice d’orchestra Claire Gibault, fondatrice del Concorso internazionale e accademia per direttrici d’orchestra “La Maestra”; il Premio Strega Edoardo Albinati con un racconto inedito; la figura simbolo della moda e del costume Benedetta Barzini; la poeta e influencer Giorgia Soleri; la cantautrice Donatella Rettore che presenterà in prima nazionale il suo nuovo volume “Dadauffa. Memorie agitate” (Rizzoli).

L’Eredità delle Donne sono anche incontri tematici, talk letterari con tredici presentazioni e dieci prime italiane e naturalmente il “Cartellone OFF” che quest’anno potrà vantare oltre 180 eventi sparsi per la città. Il programma completo si trova su: www.ereditadelledonne.eu. “Mi piace pensare – ha concluso Nardella – che questa edizione sia dedicata a Mahsa Amini e all’atleta Elnaz Rekabi che abbiamo saputo in queste ore essere stata trasferita in un carcere in Iran. A questo servono progetti come l’Eredità delle donne, a coniugare cultura e diritti, creatività e valori, il locale (la città) con il globale”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.