Quel “cimitero” di ceppi tagliati in piazza Edison

Duro attacco del M5S: “Spettacolo desolante ed erba inesistente” Per la Lega “Da tempo la piazza cuoce sotto il sole”. Pierguidi (Pd) risponde con ironia che gli ritorna indietro con Draghi (FdI): “Fra 9 mesi avrà tutto il tempo di dedicarsi al giardinaggio”

I ceppi dei pini rimossi in Piazza Edison accendono la prima vera polemica politica dopo il rientro dalle ferie. A scaldare gli animi ci ha pensato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi che senza tanti giri di parole ha definito quel che resta della pineta nella piazza del Quartiere due a poche centinaia di metri dallo stadio Franchi come “un cimitero” di ceppi tagliati.

Roberto De Blasi

“Sono passati più di quattro anni – chiarisce De Blasi – da quando il Comune ha tagliato il primo albero e poi, nel corso del 2022, la stessa sorte è toccata ad altri sei pini e un olmo. Un anno fa avevo chiesto spiegazioni all’assessore all’ambiente del perché non era stata effettuata la piantumazione di nuovi arbusti e ci era stato assicurato che entro il 2023 il giardino avrebbe avuto nuova vita”. Così però non è stato secondo l’esponente pentastellato che in questi giorni è ripassato dalla piazza per constatarne lo stato attuale. “Lo spettacolo – continua – è desolante: monconi di tronchi circondano panchine rovinate e manto erboso inesistente. I residenti di questa zona non si meritano questo degrado e per questo lunedì prossimo in Consiglio comunale chiederemo all’assessore quanti nuovi alberi saranno piantati e se la piantumazione avverrà effettivamente entro le fine dell’anno. Non solo. Vogliamo sapere se altri pini saranno abbattuti e se è prevista una riqualificazione complessiva della piazza, che ne ha urgente bisogno”.

Federico Bussolin

Sulla stessa linea anche la Lega Salvini con il capogruppo a Palazzo Vecchio Federico Bussolin che evidenzia “come da molti mesi (troppi) Piazza Edison “cuoce” sotto il sole per l’abbattimento inaspettato e contestato nel tempo di ben 5 pini ed 1 platano. Dove sono le annunciate piantumazioni ? La Giunta nonostante le promesse ancora non ha dato segnali di vero interesse ed intervento. Che forse essa aspetti la fine della consiliatura per fare bella figura davanti ai cittadini, con qualche sceneggiata con taglio del nastro? Sarebbe veramente ridicolo ed irrispettoso. Ci auguriamo che l’Assessore Giorgio fra i suoi sogni ad occhi aperti di candidarsi Sindaco, trovi anche il tempo, realmente, a una piazza storica del quartiere che merita di riavere la sua ombra ed i suoi alberi per renderla vivibile. È inutile infatti rincorrere Greta ed i “gretini” se poi non si riesce neanche a proteggere e rinnovare il verde esistente della città”. 

Michele Pierguidi

A entrambi risponde il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi: “Come sa bene chiunque sia appassionato di giardinaggio, gli alberi si piantano in autunno. Dispiace che i consiglieri di Movimento 5 Stelle e Lega non coltivino questo sano hobby. A Bussolin poi, visto che la sua parte politica siede al governo nazionale, consiglio di fare una telefonata al ministro dell’agricoltura Lollobrigida, famoso per frasi importanti come ‘i poveri mangiano meglio dei ricchi’. Siamo certi che anche lui potrà confermargli la tempistica delle piantumazioni” conclude Pierguidi”.

Alessandro Draghi

Ironia rispedita prontamente al mittente da parte di Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) che sottolinea come “il cambio di temperatura rende nervoso il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, che invece di pensare agli orti devastati dai cinghiali a villa Bracci, e alla presenza minacciosa di questi ultimi nel Parco del Mensola, attacca il Ministro Lollobrigida farneticando”. La conclusione è una stlettata al veleno: “Non so se lui abbia già oggi il pollice verde, ma vorrei fargli presente che tra nove mesi avrà tutto il tempo che vorrà per dedicarsi al giardinaggio. Eravamo in pensiero per sapere come avrebbe impegnato il suo tempo libero: ora finalmente lo sappiamo”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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