Renzi, Nardella e l’assalto al fortino Palazzo Vecchio

Con la costituzione del gruppo di Italia Viva in Consiglio comunale si annunciano tempi difficili per la maggioranza di centrosinistra e per il sindaco Dario Nardella. In attesa della prossima mossa, che potrebbe essere il secondo assessore in Giunta

Prima l’ingresso in giunta con un assessore, Titta Meucci ai lavori pubblici, anagrafe e università,  senza avere una rappresentanza in Consiglio e senza essere passati dal giudizio delle urne. Poi lo scontro brutale con quello che un tempo era il suo delfino, Dario Nardella, sul cosiddetto “multificio” Firenze tanto da lanciare una petizione popolare contro il Comune. Adesso la nascita del gruppo consiliare, anche se serviranno almeno altri due consiglieri formalmente per costituirlo, ma su questo problemi non ce sono visti i rumors che hanno agitato nelle ultime ore il laboratorio politico fiorentino.

Italia Viva continua a dare l’assalto al “fortino” Palazzo Vecchio grazie all’arrivo fra le sue fila di Barbara Felleca, vice presidente del Consiglio Comunale, che ha dato l’addio al Pd con una lettera aperta. D’altronde il leader del partito Matteo Renzi l’aveva già annunciato il giorno dopo l’esito delle elezioni politiche: quel 15% preso in città sarebbe stato fatto valere subito e se si guarda bene i tempi sono stati in un certo senso rapidissimi. Non a caso ieri il senatore di Rignano era al settimo cielo nel “dare il benvenuto in Italia Viva e nella grande famiglia del terzo polo a Barbara Felleca, donna coraggiosa e libera”. Ma ha pure aggiunto in maniera molto sibillina che “nei prossimi giorni altre amiche e altri amici si uniranno al nostro cammino dimostrando una volta di più che il progetto Renew Europe è attrattivo sui territori, anche in vista dei prossimi impegni europei e comunali. Buon lavoro Barbara, felice per questo cammino che riparte insieme”.

Frase che non lascia presagire nulla di buono almeno per l’inquilino della sala di Clemente VII e in generale per la maggioranza Pd-Lista Nardella che lo sostiene se è vero che il comportamento in Comune del cosiddetto Terzo-Polo potrebbe essere simile a quello tenuto in Regione dove gli esponenti renziani hanno mandato segnali fin troppo chiari nelle ultime settimane al Governatore Eugenio Giani su quali potrebbero essere le mosse del gruppo da qui ai prossimi mesi: leggi anche la possibilità di far saltare il banco in Consiglio Regionale. E più o meno questo potrebbe essere lo scenario che andrebbe a prefigurarsi anche nel Salone de’ Dugento anche se la maggioranza per il momento sembrerebbe un po’ più solida rispetto a quella di Palazzo del Pegaso. Il Partito Democratico attualmente può contare su 19 consiglieri, la Lista Nardella su 3. Sembrerebbe una maggioranza di ferro, ma a dare retta alle voci che si susseguono non soltanto dalle ultime ore ma vanno avanti da mesi e raccontano di una insoddisfazione generale nella pattuglia Dem, a fare le valige per accasarsi nel Terzo Polo potrebbe essere più di un consigliere Pd. Il nome che circola con più insistenza è quello di Stefano Di Puccio anche se il diretto interessato smentisce la circostanza: a lui potrebbe unirsi qualche altro scontento. Certo è che nelle prossime settimane il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano avrà il suo bel da fare per cercare di tenere tutti uniti.

Ma l’altro ‘rumor’ che in queste ore sta agitando le acque è quello di Mimma Dardano capogruppo della Lista Nardella che potrebbe andarsene dallo schieramento, magari portandosi dietro un consigliere, e arrivare anche lei a Italia Viva. A rinforzare IV e Barbara Felleca potrebbero essere anche Antonio Montelatici ed Emanuele Cocollini attualmente esponenti di Centro. In questo caso Italia Viva potrebbe disporre di quattro o cinque consiglieri e per la maggioranza a questo punto i numeri diventerebbero improvvisamente risicati. Il dado comunque adesso è tratto, il gruppo costituito. La prossima mossa potrebbe essere quella di chiedere in Giunta un rappresentante in più.  

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.