S. Spirito a numero chiuso, nessuna decisione per il sagrato

Da domani sera quattro ingressi per accedere alla piazza. Oggi i dettagli sugli orari, sui controlli e soprattutto sul numero delle persone che potranno entrare

La manifestazione dei residenti di Santo Spirito sul sagrato della chiesa lo scorso 19 settembre

Da domani sera Piazza Santo Spirito sarà a numero chiuso. Il provvedimento, che rientrava in uno dei quattro impegni presi dal sindaco Dario Nardella con i residenti per arginare una volta per tutte le notti fuori controllo all’insegna di alcool e schiamazzi, è stato deciso al termine della riunione del Cosp in Prefettura convocata non solo per discutere di mala movida ma anche su come far rispettare le regole anti contagio dopo la recrudescenza dei casi di Covid delle ultime settimane.

Giovani a sedere sul sagrato della Basilica

Per accedere a bar, ristoranti e pub della piazza ci saranno quattro ingressi: via del Presto di San Martino, via Maggio-de’  Michelozzi, via Mazzetta e via Sant’Agostino. Un tavolo tecnico oggi stabilirà il numero delle persone che potranno entrare e nella giornata odierna o al massimo domattina i risultati saranno contenuti in un’ordinanza che firmerà il sindaco Dario Nardella.

Ai varchi per il controllo di borse e zaini ci saranno poliziotti, vigili urbani, volontari delle associazioni del territorio e forse “steward” (il loro ruolo sarà soprattutto di usare il contapersone) che nel caso non fossero dei volontari andrebbero comunque pagati. In piazza ci saranno agenti in divisa e in borghese ai quali spetterà il compito di verificare che tutti indossino le mascherine, pena una multa da 400 a 1.000 euro. Per quanto riguarda il sagrato della Basilica, la cui situazione da giovedì a domenica è letteralmente fuori controllo a causa di risse, degrado e angoli usati come latrine a cielo aperto, per ora non si sarà alcun provvedimento.

Il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, presieduto dal prefetto Laura Lega, e a cui hanno partecipato il sindaco di Firenze Dario Nardella, gli assessori al commercio Federico Gianassi e alla sicurezza Andrea Vannucci, e tutte le forze dell’ordine, ha deciso di far partire la sperimentazione del “numero chiuso” dall’Oltrarno per poi estenderla anche in tutti gli altri luoghi dove si riuniscono numeri ingenti di persone non solo in città ma anche nell’area metropolitana. Il prefetto Lega, in virtù della circolare ministeriale del 2 ottobre scorso, ha chiesto al Governo che sia rafforzata la presenza dei militari impegnati nell’operazione “Starde Sicure”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.