S. Spirito, altra notte alcolica: l’ordinanza non serve a nulla

E la mala movida rischia di finire in Parlamento. Toccafondi (IV): “Chiedero più risorse per le forze dell’ordine a Firenze”

I resti della notte alcolica

Diciamola tutta: non ci voleva una mente raffinata per capire che l’ordinanza con la quale il sindaco Nardella ha anticipato di un’ora lo stop alla vendita di alcolici in minimarket, negozi e supermercatini non sarebbe servita a nulla. E infatti puntualmente ieri sera è andata in scena in Santo Spirito, già ribattezzata Piazza Santo Spritz, l’ennesima notte alcolica. Con il solito corollario di urla, chiamazzi, cori e tamburi che non consentono ai residenti di dormire neanche per un solo minuto. Con i soliti marciapiedi trasformati in pattumiere e orinatoi. Insomma con il solito tutto, come sempre e continuando per sempre.

Il Comune ha fatto sapere che l’ordinanza è stata rispettata, dunque nessuna infrazione è stata rilevata. Ma anche ieri i racconti dei residenti, le foto e i video  girati parlano chiaro e raccontano di una situazione che sta diventando ancora più insostenibile se non verranno presi provvedimenti davvero efficaci. Perché è inutile nascondersi dietro un dito: Santo Spirito, lo aveva esplicitamente ammesso anche il primo cittadino fiorentino, è diventata una questione di ordine pubblico e come tale deve essere trattata.

“Sul sagrato e sulla scalinata della Basilica – raccontano gli abitanti che vivono nella piazza e nelle vie limitrofe – , al termine del presidio di Polizia e Municipale, erano più di un centinaio con bottiglie e bicchieri in mano. Il problema non sono i minimarket e i supermercati, ma i locali che vendono alcol da asporto fin o alle 2 del mattino”. E un altro aggiunge: “Noi avevamo chiesto la chiusura dei locali alle 24. L’ordinanza del sindaco ha dimostrato tutta la sua inefficacia, pensi che sotto casa nostra dei ragazzini hanno strillato e bevuto fino alle 4 del mattino: poi si sono messi a suonare i campanelli svegliando tutto il condominio”.

E la mala movida potrebbe finire direttamente in Parlamento dopo le immagini pubblicate qualche giorno fa dal Corriere Fiorentino dei due Carabinieri accerchiati dalla folla e poi costretti ad andarsene: “Non bastano – interviene il deputato di Italia Viva Gabriele Toccafondi – bagni chimici e divieto di vendita dalle 20 in poi. Ci vuole una risposta vera per chi si vanta di non avere regole, per chi crede di essere il padrone di un pezzo di città. Chiederò più risorse per le forze dell’ordine a Firenze e misure che consentano ai Comune di intervenire con maggiori strumenti. Quel video è la sconfitta di tutti. C’è un tema generale sulla mala movida che non riguarda solo la nostra città e necessita di azioni soprattutto di educazione”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.