Santo Spirito: ennesima rissa e i vigili restano impassibili

Domani il sindaco Nardella dovrebbe sottoporre al Cosp i quattro impegni presi con i residenti contro la malamovida. Ma in piazza le notti continuano a restare uguali, anche sotto gli occhi delle forze dell’ordine che non intervengono

Un frammento del video girato da alcuni ragazzi nel quale si vedono gli agenti immobili mentre si sta consumando la rissa

Domani il sindaco Dario Nardella dovrebbe sottoporre nella riunione del Cosp (Comitato per la Sicurezza e ordine pubblico) i quattro impegni presi con i residenti di Santo Spirito la scorsa settimana al termine delle due ore di colloquio svoltosi nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Colloquio al quale hanno partecipato anche i gestori dei locali che danno sulla piazza, gli esponenti di Confesercenti e Confartigianato e i rappresentanti delle forze dell’ordine con il questore Filippo Santarelli e il comandante della Polizia Municipale Giacomo Tinella.

Quattro proposte non di poco conto, sulle quali spicca la possibilità di contingentamento della piazza, per venire finalmente a capo del problema malamovida (https://www.lamartinelladifirenze.it/santo-spirito-piazza-a-numero-chiuso/).

Una delle porte laterali della chiesa di Santo Spirito sfregiata da scritte oscene e simboli politici

Ma le notti all’insegna dell’alcool ingerito a fiumi, del degrado e degli schiamazzi comunque proseguono. Anche sotto gli occhi degli agenti della Municipale, come documentano le immagini che proponiamo qui a fianco, rimasti impassibili mentre a pochi metri da loro andava in scena una  rissa che l’altra notte ha coinvolto una decina di ragazzi e per puro caso non  ha avuto esiti peggiori. Nardella si è detto pronto ad aprire a soluzioni più drastiche di quelle adottate fino a questo momento, come ad esempio l’eventualità di utilizzare i militari dell’operazione “Strade sicure”: l’unico dato certo fino a questo momento però è che tutto continua come sempre è stato e monta sempre di più la rabbia dei residenti stanchi e stremati da una situazione che pare non avere una via d’uscita.

Urina e altri rifuti corporali sull’abside della Basilica

“Che ci sia o non ci sia la Polizia – ripetono ormai come in una sorta di mantra – se continua a non intervenire e a lasciare che migliaia di persone si carichino di alcol e di altro fino a stare male, facendo male a se stessi e agli altri, fa davvero poca differenza. Questi qua sono liberi di buttarsi via con decine di bicchieri di cocktail o di birre; di bivaccare  sulla scalinata e sul sagrato della Basilica, oppure sulla fontana. Sono liberi di orinare, di spacciare, di assumere sostanze stupefacenti, di vomitare, di scrivere sui muri della chiasa e sulle facciate, di deturpare e di stare male. Ovvio poi che in questo stato alterato si azzuffino, prima, durante o dopo la partenza di trenta agenti umiliati nella loro funzione di semplici spettatori. Il tutto anche con l’aggravante che siamo in piena emergenza sanitaria nazionale e le migliaia di persone appiccicate la mascherina non la portano”.

Parole ancora una volta amare che rivelano anche lo stato di grande impotenza e frustrazione di chi ha casa nella piazza e nelle vie vicine, o di chi invece la piazza vorrebbe semplicemente viverla in un modo diverso godendo della bellezza di uno dei siti più affascinanti e carichi di storia della città. “Gli agenti – concludono – non sono mai intervenuti né per gli atti osceni, né per i lanci di bicchieri con i cocktails sulle scalinate, né per le strade e i muri divenuti latrine a cielo aperto, né per gli assembramenti, né per la totale mancanza di mascherine. Da quattro mesi e mezzo lo diciamo in tutte le salse”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.