Santo Spirito, i residenti dai Carabinieri: Lega-Spc scontro sulla cancellata

Presentata una denuncia dopo i fumogeni e gli schiamazzi di venerdì e sabato scorsi. “Qui lo Stato non c’è”

Federico Bussolin (Lega)

La Lega depositerà una mozione per chiedere l’installazione di una cancellata a tutela del sagrato di Santo Spirito.

La manifestazione non autorizzata davanti all’ingresso della Basilica e quella successiva (autorizzata e svoltasi in maniera regolare) per protestare contro la decisione della Cassazione che ha confermato la condanna per le persone che protestarono nel 2013 contro Casapound, hanno agitato il Consiglio di ieri e hanno provocato il duro attacco del Carroccio alla Giunta Nardella sottolineando come “lo strumento della pulizia anticipata del sagrato non è servito a disincentivare il malcostume che regna davanti”.

Per il capogruppo Federico Bussolin dunque “è necessario essere più incisivi e qualora questi agenti venissero impiegati per stare a guardare Nardella firmerebbe l’ennesimo fallimento. L’amministrazione continua a ripetere che sta lavorando su tutti i fronti ma i fatti, purtroppo non dimostrano quanto questa afferma”. Il riferimento è alla richiesta del primo cittadino fiorentino che, sempre ieri a margine di una conferenza stampa per presentare il progetto preliminare della linea Piazza Libertà-Stadio-Rovezzano, è tornato sui fatti accaduti nelle notte di venerdì in Santo Spirito chiedendo 100 uomini (50 carabinieri e 50 poliziotti) per mantenere la legalità nella piazza oltra i 50 agenti della Municipale schierati ogni notte per il controllo del territorio cittadino. “La politica – conclude Bussolin – sia incisiva per una volta, senza limitarsi “all’annuncite” del Sindaco”. 

Antonella Bundu (SPC)

Di segno opposto le valutazioni di  Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) che ricorda a Padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito, “che la chiesa forse dovrebbe essere più accogliente, offrire di più, parlare con la gente e non mettere  una cancellata su un luogo pubblico”. E poi ricorda che per evitare la situazione che sta vivendo in queste settimane la piazza, ancora durante la campagna elettorale per le amministrative e nuovamente in occasione della delibera sul regolamento per l’occupazione straordinaria di suolo pubblico, il gruppo di opposizione aveva formulato una serie di proposte mai prese in considerazione.

“Ne volete altre? Eccole – ha continuato -. Assicurare bagni pubblici aperti 24 ore e gratuiti, anticipare la pulizia delle piazze all’una di notte, estendere la ZTL a 24 ore su 24 per tutta la settimana, favorire momenti di incontro pubblici e di socialità, favorire il ritorno della residenza nel centro. Poi l’attacco duro verso Nardella: “Secondo lui – ha concluso – La colpa è della scuola e dei genitori che non educano. La colpa è delle manifestazioni antifasciste che tutti i giorni occupano piazze pubbliche a scopo privato. Ha sostenuto che una manifestazione pubblica è privatizzare gli spazi pubblici. Un vero e proprio attacco alla libertà di manifestare. Gestire così i problemi della città è reazionario”.

Intanto però un gruppo di dodici residenti in Santo Spirito, costituitosi in comitato, ha presentato una denuncia ai Carabinieri della stazione Pitti per “disturbo della quiete pubblica, danneggiamento di un bene storico-monumentale e violazione delle misure anti Covid”. “Qui – dicono tutti insieme- lo Stato non c’è e può succedere di tutto perché c’è come un senso di impunità”. Ai militari hanno consegnato un voluminoso dossier che contiene i video registrati lo scorso fine settimane e nelle settimane precedenti, oltre a foto che fanno vedere come sistematicamente vengano disattese le norme di distanziamento sociale dai frequentatori della movida. “Noi –ribadisce padre Pagano – abbiamo già fatto la nostra scelta di essere vicini alla gente, al nostro rione. Non si può più far finta di niente”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.