Santo Spirito si riappropria del suo sagrato

Tanti i fedeli per la Via Crucis organizzata da padre Giuseppe Pagano in mezzo ai bivaccatori. E qualcuno commenta: “Funziona più Gesù dei Vigili Urbani”

Santo Spirito si riappropria del suo sagrato. Sono stati in tanti i fedeli questo pomeriggio a partecipare alla Via Crucis organizzata da Padre Giuseppe Pagano fra gli sguardi a mezza strada tra il sorpreso e lo stranito dei giovani abituali bivaccatori dell’ingresso principale della Basilica quattrocentesca realizzata da Brunelleschi.

Nessuna provocazione nell’intento del Superiore degli Agostiniani, dopo la clamorosa presa di posizione con la rimozione delle fioriere anti-bivacco e la riproposizione dell’idea di dotare la Basilica di una cancellata per impedire il degrado e la Mala Movida che ormai quotidianamente e senza soluzione di continuità assaltano il luogo sacro. Certo, sarà anche un caso ma la decisione di padre Giuseppe di fermarsi proprio davanti a un manipolo di ragazzotti e ragazzotte ciondolanti in occasione della Settima stazione, quella in cui Gesù cade per la seconda volta, è sembrata in qualche modo assumere un significato molto particolare. Perché questi immediatamente hanno lasciato la posizione che avevano tenuto fino a quel momento.

Tanto che qualcuno, chi dice proprio padre Giuseppe, avrebbe commentato: “Visto che funziona più Gesù dei Vigili Urbani”, mentre il religioso continuava a portare la Croce nella rievocazione della Passione di Cristo. Ma un altro momento particolare è stato vissuto proprio davanti all’ingresso principale di Santo Spirito, anche questo preda dei bivaccatori. Padre Giuseppe non ha battuto ciglio e, con il supporto di una suora, davanti a loro, si è messo a spiegare il significato dell’ultima Stazione. E anche in questo caso un piccolo “miracolo” è avvenuto perché i giovani si sono in qualche modo ricomposti pur non rinunciando alla loro postazione. Padre Giuseppe è intenzionato a riproporre la via Crucis venerdì prossimo alle 17.30, questa volta Coronavirus permettendo.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.