Sant’Orsola, l’ex convento si apre alla città con nuovi spazi

Firmata la convenzione tra Comune e Artea. Foresteria, una biblioteca, spazi per start-up culturali, per mostre e concerti, ma anche negozi, bar e ristoranti daranno nuova vita all’edificio in San Lorenzo

San Lorenzo si arricchisce di nuovi spazi pubblici destinati ad attività di carattere prevalentemente culturale, formativo e sociale. L’ex convento di Sant’Orsola apre al quartiere e alla città i suoi storici ingressi, le sue corti e i suoi percorsi e offre nuovi servizi che i cittadini potranno fruire gratuitamente o a costi concordati: un museo, atelier d’artisti, una scuola di alta formazione, una foresteria, una biblioteca, una ludoteca, spazi per start-up culturali, spazi per mostre e concerti, ma anche negozi, bar e ristoranti. Sono solo alcune delle attività previste nella convenzione firmata oggi tra il Comune di Firenze e la Società ARTEA Société Anonyme che regolamenterà, per i prossimi 50 anni, l’uso degli spazi dell’ex convento situato nel cuore del centro storico (https://www.lamartinelladifirenze.it/la-nuova-vita-dellex-convento-di-santorsola/).

Il sindaco Dario Nardella e il presidente e amministratore delegato di Artea Philippe Baudry

“Con questa firma si conclude tutto il procedimento amministrativo per il passaggio di consegne dei lavori dalla Città metropolitana alla società Artea – ha detto il sindaco Dario Nardella -. È un traguardo storico per la città di Firenze e per il quartiere di San Lorenzo perché finalmente potremo concludere tutti i lavori e dare una vita nuova a questo luogo pieno di storia e di cultura con attività dedicate ai giovani, ai residenti del quartiere, ai visitatori e alla città nel suo insieme. Si tratta di un altro tassello del programma di mandato che viene portato a compimento. Sono emozionato e grato per questo obiettivo conseguito grazie agli uffici del Comune e di Città metropolitana, e grazie all’impegno e alla passione di un investitore europeo illuminato che ama Firenze”. Il Progetto, votato dal Consiglio comunale il 18 dicembre scorso, prevede come spazi pubblici i tre cortili (Orologio, Spezieria  e Tabacco) e i varchi di accesso dalle quattro strade (via Guelfa, via di Sant’Orsola, via Taddea e via Guelfa).  Il piano terra è concepito come un’estensione del quartiere e delle funzioni della città, mentre i piani superiori sono destinati ad accogliere attività di formazione e crescita professionale; l’autorimessa esistente è prevista a servizio sia delle attività inserite nel complesso che della collettività. Si tratta di un intervento urbanistico di rilevanza strategica, finalizzato alla riqualificazione di un intero rione. Le funzioni prevalenti che troveranno spazio all’interno di Sant’Orsola, ampio complesso immobiliare di proprietà pubblica e di rilevanza storico-artistica e culturale, sono di tipo formativo-culturale, come indicato dalla Città metropolitana, proprietaria del complesso dal 2007.  

Nella convenzione è previsto che vengano realizzati un museo dedicato alla storia del complesso con una fruizione privilegiata per i fiorentini (inserimento nel circuito delle domeniche gratis, l’apertura gratuita dello spazio museale alle scolaresche di ogni ordine e grado della Città metropolitana di Firenze); un Centro di formazione professionale (CFP): l’operatore dovrà mettervi a disposizione a uso gratuito, per 15 giorni l’anno al Comune e per 15 giorni annui alla Città metropolitana, spazi pubblici destinati a sale riunioni/conferenze sulla base di una programmazione annuale da concordare; spazi per start up per la produzione culturale; una foresteria con spazi destinati all’ospitalità dei partecipanti ai corsi e dei rispettivi docenti del CFP e/o dei fruitori degli spazi e della Scuola di alta formazione, con il divieto di accogliere ospiti diversi dalle categorie indicate; servizi turistici (Info point) per la promozione, commercializzazione e gestione di prodotti turistici complessi e integrati; un’area per il tempo libero dove svolgere attività anche a carattere culturale, comprensiva di mostre, eventi, concerti e ricreativa con intrattenimento; una Scuola di alta formazione di livello universitario e/o parauniversitario, dove dovranno essere garantite per ogni anno scolastico tre borse di studio per la frequentazione delle scuole presenti nel complesso. L’assegnazione delle borse, a cura del Comune, interesserà i residenti della Città metropolitana e in subordine della Regione Toscana, in base a un criterio ISEE inferiore o uguale a 36.000 euro. Nell’ex convento è prevista anche una ludoteca aperta a tutti: l’apertura gratuita dovrà essere pari ad almeno sei ore al giorno per sei giorni alla settimana. Qualora il Comune richieda di inserire la ludoteca nel circuito delle ludoteche comunali, il concessionario si impegnerà a mettere a disposizione lo spazio gratuitamente al Comune per la sua gestione diretta. Saranno a carico del concessionario l’allestimento, la guardiana, la pulizia e la manutenzione dello spazio.

Anche la biblioteca sarà aperta a tutti con uno spazio da destinare ad emeroteca attrezzata anche per la consultazione online, con accesso gratuito e libero a tutti i fruitori. In caso di eventi culturali e presentazioni letterarie nonché artigianali anche questi dovranno essere ad accesso libero. In tali spazi potrà essere realizzato anche un servizio di caffetteria/bar per gli utenti. Gli spazi destinati agli atelier artisti dovranno essere concessi dall’operatore in locazione ad artisti e artigiani per la produzione e la vendita. L’accesso al Chiostro della Spezieria sarà libero e gli spazi saranno vere e proprie vetrine del “saper fare” fiorentino e italiano, consentendo la scoperta e la comprensione dei diversi passaggi che portano alla realizzazione del prodotto finito. Il Chiostro della Spezieria, con accesso da via Sant’Orsola e da via Taddea, sarà destinato alla realizzazione di opere d’arte e prodotti artigianali locali; inoltre sarà riconfigurato a verde e dedicato alla coltura di orti. Il Chiostro potrà ospitare laboratori di agricoltura urbana per adulti e bambini.  

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.