Sas commissariata: sei mesi per deciderne il futuro

Dario Nardella con Federico Gianassi

E l’inchiesta Free Parking fa emergere anche la pratica diffusa di cancellare le multe. Nardella: “Sono schifato”

il sindaco Dario Nardella

“Schifato da questa pratica vergognosa”. Cinque parole in tutto quelle usate da Dario Nardella per esprimere il suo disgusto sulla vicenda delle multe strappate che coinvolgerebbe il caporeparto dei “vigilini”.

Nel giorno della riorganizzazione di Sas che poi tanto riorganizzazione non è perché nonostante il “commissariamento” i vertici resteranno al proprio posto fino a quando non faranno un passo indietro (fortemente caldeggiato dal primo cittadino fiorentino), l’ulteriore ciliegina arriva proprio da quel filone dell’inchiesta “Free Parking” sui parcheggiatori abusivi e gli ausiliari del traffico che ha permesso di accendere i riflettori anche sulla pratica di stracciare per alcuni i verbali di contestazione.

“Sono schifato – ha detto Nardella – da chi lo ha fatto, è vergognoso strappare le multe. Occorre avere un controllore del controllore? Solo in Italia, ma se deve servire…”. Intanto però il futuro della Sas si deciderà nei prossimi sei mesi. Il tempo per Federico Gianassi (assessore alle partecipate) e Stefano Giorgetti (assessore alla Polizia municipale) di elaborare un piano che decida cosa fare della società. Nell’immediato alla Sas arriva il vicedirettore del Comune Domenico Palladino, grande esperto di appalti e vero e proprio “mastino” dei controlli: fu lui in passato, primo in tutta la Toscana, a far esplodere una vicenda di cartelli di aziende per gli appalti edili.

Ma Nardella ha rivendicato il fatto che l’inchiesta Free Parking è nata grazie a una precisa volontà del Comune “che si è mosso in questo senso fino dal 2016”. “Siamo stati noi – ha aggiunto – ad annunciare un giro di vite sul fenomeno. Grazie all’indagine della Polizia municipale è stata sgominata una banda di parcheggiatori abusivi e sono stati scoperti fatti molto gravi che accadevano nella Sas. L’elemento positivo è che abbiamo anticorpi, è la dimostrazione che non abbiamo niente da nascondere. Non prendiamo lezioni di legalità da nessuno”.

Nardella non si è tirato indietro neanche su quella parte dell’inchiesta che vede indagato per voto di scambio il suo stretto collaboratore Jacopo Vicini (avrebbe, secondo i pm, procurato biglietti per un concerto a uno dei “vigilini” finito in carcere con l’invito a ricordarsi di lui al momento delle elezioni). “Non ho niente da aggiungere – ha sottolineato – se non che ho piena fiducia nella magistratura a cui garantiamo massima collaborazione. E’ chiara la sua totale estraneità al filone principale dell’inchiesta. Mi auguro che Vicini possa chiarire presto la sua situazione come annunciato dal suo avvocato”. Dei 13 “vigilini” in servizio, soltanto tre non sono stati coinvolti dall’inchiesta.

Opposizioni sulle barricate con il Coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci che si è presentato alla conferenza stampa “perché nessuno si degna di venire in Consiglio a spiegarci cosa vuol fare l’amministrazione”. Mentre gli attacchi più pesanti arrivano da Jacopo Cellai (F.Italia), secondo il quale Nardella è “un sindaco debole e poco credibile a mettere mano oggi alla società”, e da Alessandro Draghi (FdI): “Nardella non prende lezioni di legalità? Bene, ma sappia che a Firenze purtroppo non tutti i cittadini erano uguali di fronte alle multe”. Infine la Lega che presenterà una richiesta di Consiglio comunale straordinario per discutere sulla vicenda. “Uno scandalo annunciato”, chiosa il capogruppo Federico Bussolin.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.