Scattano le prime sospensioni per i medici “No-vax” e i contagi sono 654 in più

Per il momento il provvedimento riguarderà quattro dei cinque nominativi segnalati dalla Asl. Intanto continua l’altalena dei nuovi positivi. Aumentano i guariti (+926) e diminuiscono i ricoverati (-8) ma ci sono altri sette decessi di cui 4 a Firenze

Scatteranno a breve le prime sospensioni degli operatori sanitari che non hanno voluto vaccinarsi. Ad annunciarlo è il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, Pietro Dattolo che aggiunge di aver appena ricevuto le lettere dalla Asl e di stare per concludere l’istruttoria dalla quale poi scaturirà il provvedimento di sospensione. 

Pietro Dattolo

“Questo provvedimento – spiega – riguarderà quattro dei cinque nominativi individuati dall’Asl, abbiamo infatti verificato che il quinto ha una prenotazione per la vaccinazione, il 30 agosto. Per il momento, i dati ci confortanoil numero di medici, infermieri e assistenti non vaccinati è basso, ci auguriamo che le proporzioni rimangano queste. E comunque ribadiamo il nostro appello: vaccinatevi. La vaccinazione non è una questione di ‘opportunismo’. È un atto di generosità, di altruismo, di serietà, di responsabilità, di coerenza con la nostra professione. Anche di eticità e coscienza. Un medico che ha posizioni no vax dovrebbe avere il buon senso di cambiare professione. Nel caso in cui il numero dei non vaccinati fosse particolarmente rilevante, viste le numerose sospensioni, si correrebbe il rischio di mettere in difficoltà il sistema sanitario fiorentino”.

Intanto in Toscana continua l’altalena dei nuovi contagi da Coronavirus. Oggi sono 654 in più che portano il numero totale a 267.976 da quando è iniziata la pandemia. I guariti sono 926 in più e raggiungono quota 249.151 (93% dei casi totali). L’età media dei 654 nuovi positivi odierni è di 38 anni circa (22% ha meno di 20 anni, 32% tra 20 e 39 anni, 31% tra 40 e 59 anni, 13% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più). Gli attualmente positivi sono oggi 11.832, -2,3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 419 (7 in meno rispetto a ieri), di cui 40 in terapia intensiva (1 in meno).  Oggi purtroppo sono altre sette le persone che non ce l’hanno fatta: 4 a Firenze e 3 a Prato.

Sono 74.185 i casi complessivi ad oggi a Firenze (136 in più rispetto a ieri), 24.483 a Prato (79 in più), 25.010 a Pistoia (43 in più), 14.227 a Massa Carrara (31 in più), 27.697 a Lucca (70 in più), 31.844 a Pisa (47 in più), 19.852 a Livorno (80 in più), 24.667 ad Arezzo (82 in più), 15.116 a Siena (42 in più), 10.340 a Grosseto (44 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 7.305 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.585 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 9.562 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 8.600, Pisa con 7.647, la più bassa Grosseto con 4.731. Complessivamente, 11.413 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (272 in meno rispetto a ieri). Sono 11.595 (72 in meno) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati oggi sono complessivamente 419 (7 in meno rispetto a ieri, meno 1,6%), 40 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 2,4%).

Sono 6.993 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 2.259 a Firenze, 612 a Prato, 639 a Pistoia, 529 a Massa Carrara, 676 a Lucca, 707 a Pisa, 419 a Livorno, 526 ad Arezzo, 342 a Siena, 193 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.