Stadio e nuovo Centro alimentare alla Mercafir: adottata la variante

Il sindaco Dario Nardella: “Andiamo avanti, l’obiettivo di rendere possibile la realizzazione dello stadio entro quattro anni è alla nostra portata”

L’area della Mercafir

Nuovo passo in avanti nel percorso verso il nuovo stadio e il nuovo Centro alimentare polivalente nell’area Mercafir. La Giunta ha adottato oggi, 5 novembre 2019, la variante semplificata per consentire la realizzazione delle due strutture rispettivamente nei comparti sud e nord. Grazie a questo procedimento i termini per le osservazioni saranno di 30 giorni anziché 60. La variante, informa una nota di Palazzo Vecchio, specifica quattro punti: l’aspetto patrimoniale dello stadio, la modalità attuativa del comparto nord, l’attribuzione della capacità edificatoria e delle relative destinazioni d’uso a ciascun comparto e le condizioni di accessibilità dell’area.

Il primo punto riguarda la condizione patrimoniale dello stadio (comparto sud). Nella previsione 2012/2015 lo stadio era inteso come opera pubblica realizzata dal privato attraverso la finanza di progetto che dopo la durata della concessione sarebbe però tornato nella disponibilità del Comune. Adesso l’ipotesi di realizzare un impianto di proprietà privata (seppure di interesse pubblico) è considerata la soluzione migliore per accelerare i tempi di edificazione e non impegnare risorse dell’Amministrazione nella futura manutenzione. La variante quindi inserisce la possibilità che l’impianto sportivo possa essere realizzato e mantenuto da un operatore privato su terreno acquisito in proprietà.

Il secondo punto concerne la modalità di riorganizzazione della Mercafir (comparto nord) prevedendo che lo spostamento e il riassetto dell’area mercatale siano “condizione necessaria per permettere l’avvio dell’esecuzione dello stadio”: per garantire la dismissione e demolizione dei capannoni presenti sull’area che sarà occupata dallo stadio, mantenendo al tempo stesso attive le attività che si svolgono, si procederà con l’approvazione di un progetto di opera pubblica. Ciò permetterà in tempi relativamente brevi di avviare le demolizioni, l’organizzazione logistica transitoria e la ricostruzione per stralci.

Il terzo punto si occupa invece di ridefinire la suddivisione fra comparto nord e sud della superficie utile lorda per destinazione d’uso. Nel dettaglio per il comparto nord (Cap) una superficie di 30mila mq per l’insediamento del servizio mercatale; 28.500 mq per attività industriale e artigianale comprensiva delle attività commerciali all’ingrosso e depositi; 3mila mq dedicati al “commerciale” relativi alle medie strutture di vendita; 4mila mq destinati al direzionale comprensivi delle attività private di servizio. Per il comparto sud è prevista la realizzazione dello stadio; 18.300 mq per “commerciale” relativi alle medie strutture di vendita; 8mila mq  per il direzionale comprensivi delle attività private di servizio; 4.200 mq per attività turistico-ricettiva. A ciascun comparto si applica la flessibilità del 20% della Sul complessiva.

Il quarto punto prevede che la messa in esercizio dello stadio sia subordinata all’esecuzione delle opere infrastrutturali relative allo svincolo di Peretola e alla fermata Peretola del servizio ferroviario metropolitano. Il valore dell’area da porre a base d’asta infine sarà definito da una commissione tecnica e l’assegnazione dell’area avverrà tramite procedura di evidenza pubblica.

“Andiamo avanti – ha commentato il sindaco Dario Nardella a margine della cerimonia di inaugurazione della statua in onore di Raoul Wallenberg all’aeroporto di Peretola -, il nostro obiettivo di rendere possibile la realizzazione dello stadio entro quattro anni è alla nostra portata”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.