Stazione senza pace: rapinano la catenina a un 18enne minacciandolo col coltello

I due subito arrestati dalla Polizia nell’ambito del rafforzamento dei controlli disposti dal Questore Maurizio Auriemma attorno allo scalo ferroviario. Il maggiorenne la nascondeva in bocca

Non c’è pace alla stazione di Santa Maria Novella sempre più terra di conquista per balordi e autori di episodi di microcriminalità. Ultimo in ordine di tempo quello accaduto l’altra sera intorno alla mezzanotte in  largo Alinari, protagonista di appena 18 anni a passaggio con un gruppetto di amici che secondo quanto ricostruito improvvisamente si sarebbe trovato di fronte un ragazzo con il volto coperto in parte dal cappuccio della felpa. Quest’ultimo, in compagnia di un complice, avrebbe ostacolato il passo al malcapitato per poi entrare subito in azione strappandogli la catenina d’oro che aveva al collo. La vittima non si sarebbe però data per vinta, cercando in tutti i modi di farsi restituire il prezioso maltolto.

A questo punto il malvivente avrebbe estratto un coltello cercando, sempre sulla base di quanto emerso, di colpirlo; nel frattempo l’altro giovane in sua compagnia avrebbe serrato minacciosamente i pugni contro il resto dei presenti. La scena ha immediatamente attirato l’attenzione di una volante della Questura di Firenze impegnata proprio nel controllo del territorio intorno alla zona della Stazione di Santa Maria Novella che è subito intervenuta. I due malviventi, un 23enne di origine egiziana e un sedicente tunisino di 15 anni, si sono dati alla fuga e ne è nato un breve ma concitato inseguimento finito nella vicina via Fiume.

I fuggitivi non hanno reso facile il lavoro degli agenti neanche una volta bloccati, assestando una serie di calci e gomitate contro i poliziotti che alla fine li hanno messi in grado di non nuocere. Durante il controllo, dalla tasca della felpa della persona accusata di essere l’autore della rapina, è saltato fuori il coltello multiuso verosimilmente impugnato pochi attimi prima, ma niente refurtiva. Un particolare però ha destato i sospetti degli agenti: il giovane sarebbe stato per tutto il tempo con i denti serrati, circostanza perlomeno curiosa. Alla fine, per parlare, il 23enne ha dovuto per forza aprire la bocca dalla quale sono uscite ben due catenine d’oro: una era quella del 18enne al quale è stata restituita; per l’altra sono invece in corso accertamenti sulla provenienza, non escludendo che possa anche in questo caso trattarsi del bottino di un analogo colpo. Il maggiorenne, già noto alle forze di polizia, è finito in manette, il minore al momento è stato invece denunciato e affidato ad un Centro specializzato.

Gli agenti delle volanti hanno ricevuto le congratulazioni del Questore Maurizio Auriemma che proprio nelle ultime settimane aveva disposto l’intensificazione dei controlli nella zona intorno alla Stazione Centrale del capoluogo toscano. La tempestività con la quale è intervenuta la Polizia di Stato anche in questa vicenda, testimonia la pronta risposta delle Istituzioni agli emergenti fenomeni criminali oggetto di approfondite analisi durante i Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”, ha sottolineato il Questore. “Senza trascurare alcuna realtà cittadina, attraverso un capillare coordinamento di tutte le forze di polizia del capoluogo toscano, è importante intervenire anche in maniera settoriale per non lasciare esposta alcuna zona al verificarsi di un qualsiasi episodio di degrado urbano.”

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.