Tav, la preoccupazione degli Ingegneri: “Rischiamo di perdere altri 20 anni”

L’Ordine a sostegno di Comune e Regione dopo la comunicazione di Ferrovie sullo slittamento dei lavori nel nodo fiorentino dell’Alta Velocità. Fianchisti: “Ritardo occasione per ripensare mobilità fiorentina e trasporto toscano”

Giancarlo Fianchisti

Preoccupati lo sono, perché dicono “Il progetto è di 20 anni fa: andando avanti così rischiamo di perderne altri 20. Fanno benissimo Regione Toscana e Comune di Firenze a chiedere chiarezza, risposte e velocità di intervento a Ferrovie”.

Dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze, Giancarlo Fianchisti, dal presidente della Commissione trasporti dell’Ordine, Fiorenzo Martini arriva una dura presa di posizione per gli ulteriori ritardi nella ripresa dei lavori per quanto riguarda il nodo fiorentino dell’Alta Velocità e in particolare la nuova stazione Foster interrata.

Nei giorni scorsi sia il governatore toscano Eugenio Giani che il sindaco di Firenze Dario Nardella avevano alzato pesantemente la voce contro  Ferrovie e Rfi dopo l’ultimo incontro a Roma nel quale era stato comunicato loro che la talpa meccanica avrebbe cominciato a scavare sotto Firenze soltanto nell’aprile del 2023 (https://www.lamartinelladifirenze.it/scivola-al-2028-il-tunnel-tav-lira-di-giani-e-nardella-insopportabile/). “La certezza – dicono Fianchisti e Martini – è che ci sarà ancora un ritardo, ma ci auguriamo almeno che questo sia contenuto al massimo e che venga utilizzato per definire al meglio l’assetto urbanistico fiorentino, con le funzioni correlate alla nuova stazione, e per consolidare il progetto del nuovo sistema di trasporto, visto che la Foster consentirà di liberare in superficie i binari per i treni regionali”. La speranza, sottolineano ancora, è che questo tempo venga utilizzato sviluppando con Ferrovie progetti, interventi ed intese che consentano, con la Foster attiva, di avviare da subito l’ ampliamento della rete dei servizi in superficie, evitando così di rinviare l’organizzazione e l’attuazione del nuovo sistema di trasporti. Insomma un’occasione per ripensare mobilità fiorentina e trasporto toscano.

“Come primo esempio – conclude Fianchisti – il collegamento della Foster con la rete di superficie, previsto con la fermata a Circondaria, potrebbe esser realizzato assieme alla stazione. E ancora sarebbe utile capire la funzione del people mover che dovrebbe collegare la Foster a Santa Maria Novella. Sarà un sistema di mobilità integrato con gli altri già presenti in città, capace di rendere più rapido il raggiungimento delle due stazioni da più punti di Firenze, e di contribuire a ridurre la cesura costituita dalla ferrovia, oppure sarà poco più di una navetta che fa la spola, col rischio che venga, come purtroppo abbiamo dovuto constatare in altri casi, sotto o male utilizzata?”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.