Tiene l’economia fiorentina, ma nel prossimo bilancio più attenzione ai cittadini in difficoltà

Presentati i dati 2022 che mostrano una sostanziale stabilità per quanto riguarda il numero degli abitanti (367.920). Per il sindaco Nardella il 2023 sarà l’anno delle opere pubbliche: Tav e tramvia

L’anno prossimo nel bilancio del Comune ci sarà ancora maggiore attenzione verso i cittadini in difficoltà. Parola del sindaco Dario Nardella che nella Sala di Lorenzo a Palazzo vecchio ha presentato i risultati del 2022 che sta per andare in archivio dal punto di vista dei progetti fin qui realizzati facendo anche intravvedere come si muoverà l’amministrazione nel 2023 ormai alle porte e quali saranno le linee su cui si indirizzerà lo sviluppo futuro della città.

Con lui il consigliere delegato alla statistica Enrico Conti che ha tracciato il quadro degli ultimi sviluppi della demografia cittadina. Partendo dal primo dato rilevante che segna, almeno secondo il Comune, una sostanziale stabilità. Al 30 novembre 2022 sono 367.920 i residenti in città, dato in leggera crescita rispetto agli anni precedenti, che autorizza l’amministrazione a considerare come “priva di fondamento l’idea di una fuga da Firenze verso non si sa dove”. Resta comunque il fatto però che una fuga esiste, specialmente per quanto riguarda le giovani coppie che non vengono messe in facilmente in condizione di trovare casa in città da un mercato immobiliare che sembra rivolgersi sempre di più agli affitti brevi/transitori di tipo turistico oppure agli affitti o alle vendite sempre però caratterizzate da prezzi esorbitanti. “Uno degli obiettivi che ho dato alla giunta per costruire il bilancio 2023 – ha detto Nardella – è l’attenzione ai più deboli, alle persone svantaggiate, alle famiglie in difficoltà. Anche se diminuisce la disoccupazione e crescono i consumi, e quindi aumenta anche il Pil dell’area fiorentina, bisogna però dire che aumentano anche le famiglie in fascia di povertà. Un dato nazionale ancora più allarmante ma che esiste anche a Firenze. Per questo il bilancio del prossimo anno grande attenzione verso i temi del welfare, l’assistenza ai più deboli, alle famiglie in difficoltà”.

L’economia fiorentina ha retto alla prova del Covid 19 e sta rispondendo alla sfida della guerra e del caro energia, pur soffrendo. Le unità locali delle imprese sul territorio fiorentino sono aumentate seppur di poco tra il 2019 e il 2022 (+0,1%). I dati per il 2022 segnalano una buona crescita del valore aggiunto: +3,7% anche se non sono ancora recuperati i livelli pre Covid. Per il 2023 e il 2024 la crescita è prevista a livelli più bassi anche a causa di un contesto internazionale meno favorevole. Le esportazioni hanno registrato una leggera battuta di arresto per il 2022 (-1,9%), dopo un 2021 da record. Nel 2023 e 2024 dovrebbe tornare il segno positivo. Le importazioni registrano un segno leggermente positivo per il 2022 che dovrebbe consolidarsi per il 2023 e il 2024. Sul fronte del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi su +5,4% per il 2022, con un calo significativo rispetto al 2021. Le previsioni per 2023 e 2024 sono in linea con il dato del 2022.

Abbiamo realizzato tutti i progetti del Pnrr che ci eravamo dati – ha continuato il primo cittadino fiorentino -, in alcuni casi persino in anticipo come per la gara della progettazione esecutiva e l’appalto dei lavori per il nuovo stadio Franchi, o l’anticipazione della gare sulle nuove linee della tramvia, in particolare la numero quattro che toccherà San Donnino, Piagge e Campi Bisenzio. L’altro risultato positivo sono i dati economici: il 2022 è stato un anno molto importante perché abbiamo registrato nuovamente un aumento dei consumi, ma anche un forte abbassamento della disoccupazione che è arrivata al 5,4%. Scendere sotto la soglia del 6% non accadeva da molto tempo: si tratta di un dato estremamente positivo, legato anche alla ripartenza del turismo ma anche alle opere pubbliche nella nostra città”. “

Ma che anno sarà il 2023? Il sindaco non ha dubbi: sarà l’anno delle opere pubbliche. “Partiremo innanzitutto – ha detto – con i lavori della Tav. Entro la fine dell’anno con quelli per la riqualificazione dello stadio Franchi. Sarà anche l’anno delle tramvie: daremo un colpo molto grosso alla linea che va dalla Fortezza a piazza San Marco e affideremo i lavori per la linea 4. Partiremo anche con i lavori di Bagno a Ripoli, altra linea molto importante”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.